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IL RICHIAMO - RECENSIONE
Il Richiamo recensione
Recensione

il richiamo recensione
[recensione Il Richiamo] - Nella sua seconda opera, Il richiamo, Stefano Pasetto studia l'anima e il corpo femminili, liberandoli dal maschilismo che li circonda all'interno di un dramma dai toni lievi e per certi versi almodovariani. Lucia (Sandra Ceccarelli) è una hostess di mezza età, costretta a rimanere a casa dopo l'ennesimo aborto spontaneo. Per distrarsi ritorna alla sua vecchia passione, il pianoforte, decidendo di dare lezioni ad una bizzarra ragazza, Lea (Francesca Inaudi). Il marito di Lucia, interpretato da César Bordon, sospetta che la moglie abbia un cancro e la sottopone ad esami medici e cure opprimenti, invece di riprendere contatto con la sua anima. L'unico conforto che Lucia riesce a trovare proviene proprio da Lea, una ragazza dal look androgino e dall'agilità felina, legata a Marco, che vorrebbe sposarla, e nell'animo ancora presa da un padre che si rifiuta di darle affetto. Lucia si lascia trascinare dalla confusione di Lea in una ricerca interiore che terminerà in Patagonia, dove ritrova se stessa abbandonandosi al contatto con la natura incontaminata. Il dramma messo in scena con garbo da Pasetto si concerta sull'universo femminile e sull'instabilità dei rapporti, mostrando come questa non trovi quasi mai la possibilità di subire una svolta, se non per periodi piuttosto brevi. L'avvicinamento affettuoso tra le due donne, non vuole rappresentare nulla di scandaloso, ma piuttosto un deciso allontanamento da un universo maschile che troppo facilmente umilia e delude. L'allontanamento trova la sua sublimazione nell'unione con la natura, ossia con quanto di più vicino c'è all'origine di ognuno di noi. Il finale a cui approda il personaggio di Lea pecca un po' di banalità, mentre quello di Lucia mantiene la sua impronta personale dall'inizio alla fine del film. Riprese e fotografia sapienti mettono in risalto i corpi delle due donne e poi della natura, delle foche, delle balene, protagoniste anche loro della storia con il loro particolare richiamo. Pasetto, immortalando la natura, pare voler sottolineare che nessun ragionamento logico può impedire il bisogno di rinnovamento, il riprodursi del ciclo della vita, di cui la donna è simbolo per eccellenza nell'immaginario collettivo, perché la natura risponde a delle regole necessarie a cui tutti, volenti o nolenti, dobbiamo sottostare. (La recensione del film "Il Richiamo" è di Francesca Tiberi)
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