IL CUORE GRANDE
DELLE RAGAZZE
Recensione
recensione di F. Tiberi
Presentato in concorso alla VI/a edizione del Festival di Roma, Il cuore grande delle ragazze, è il nuovo film di Pupi Avati, che ha voluto raccontare una storia d'amore, ispirata a quella dei suoi nonni.
Ambientato nel fermano degli anni '20, Il cuore grande delle ragazze racconta l'amore di una giovane donna, Francesca Osti (Micaela Ramazzotti) per un dongiovanni, Carlino Vigetti, interpretato da Cesare Cremonini alle prese con la sua prima esperienza cinematografica importante. Carlino, figlio di un contadino (Andrea Roncato), che lavora nel podere del signor Osti (Gianni Cavina) e da cui ha ereditato la passione per le ragazze, si innamora perdutamente della bella Francesca (Micaela Ramazzotti), figlia adottiva dell'Osti. I patti tra Osti e Vigetti erano però diversi, infatti Carlino avrebbe dovuto scegliere, come futura moglie, una delle due figlie naturali dell'Osti, Maria (Rita Carlini) o Amabile (Stefania Barca). Così le due famiglie si oppongono a questo amore e Francesca, stregata dall'alito di biancospino del ragazzo, si butta dalla finestra di casa, per dimostrare quanto tiene a Carlino. I due riescono a sposarsi, ma prima di trascorrere insieme la prima notte di nozze attraverseranno un po' di problemi, superati grazie alla pazienza e al grande cuore di Francesca.
Avati si riconferma il narratore italiano dei sentimenti per eccellenza, con questa storia dal sapore retrò, nella quale mette in scena moltissimi elementi autobiografici. Pupi Avati prende la campagna del fermano e la tramuta in un luogo dell'anima, il più simile possibile al romagnolo Sasso Marconi, dove è cresciuto. Predilige la naturalezza nell'interpretazione, perciò la bellissima Ramazzotti può sfoggiare la sua cadenza romanesca, interpretando una ragazza cresciuta a Roma, dando prova della sua notevole vis comica, e sceglie il volto e i modi di fare e di pensare di un bolognese doc come Cesare Cremonini, a suo agio in questo ruolo di responsabilità.
Una nota di merito va sicuramente ad Andrea Roncato, che interpreta la dignità di papà Vigetti in maniera impeccabile.
Il tema fondamentale che Pupi ha voluto affrontare ne Il cuore grande delle ragazze, è la enorme capacità di perdonare che caratterizzava le donne di una volta, le quali acquisivano un forte ascendente sui mariti proprio per questo motivo. Attualizzando la riflessione, Avati sostiene che le donne ancora oggi abbiano un grande cuore, ma cambiati i tempi, non siano più così tanto pazienti. Speriamo che andando a vedere questo film, il cuore di tante spettatrici possa sciogliersi, aprirsi all'amore e rinunciare, almeno qualche volta, all'indipendenza moderna.
(recensione di Francesca Tiberi)