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IL CASTELLO NEL CIELO - RECENSIONE
Il castello nel cielo recensione
Recensione

recensione di R. Gaudiano
[recensione Il castello nel cielo] - Chi non conosce Hayao Miyazaki, giapponese di Tokio, famoso disegnatore di fumetti ed animatore di serial televisivi come "Anna dai capelli rossi", "Heidi" e "Lupin III - Il castello di Cagliostro? Miyazaki è entrato nelle nostre case attraverso la televisione, nutrendo la fantasia dei bambini e degli adolescenti con un'animazione attenta e rigorosa. La sua fama raggiunge l'apice con "Nausicaä della valle del vento", fumetto da lui disegnato e poi trasformato nel 1984 in un fortunatissimo lungometraggio d'animazione. Hayao Miyazaki mira alla perfezione. Nel 1985 fonda lo "Studio Ghibli" con lo scopo di realizzare film di elevata qualità tecnica. "Il Castello nel cielo", realizzato nel 1986, appartiene appunto a questo progetto di produzione. Film d'avventura, riscuote all'epoca un enorme successo di critica e di pubblico. La struttura filmica è quella di una classica favola con una storia, personaggi ben delineati e con una precisa funzione, simboli e simbologie con significati universali ed un'unità della favola ben caratterizzata. Sheeta è prigioniera del cinico colonello Muska a bordo di un'aeronave diretta verso la fortezza Tedis. Ma una notte di luna piena, l'aeronave viene attaccata da una banda di pirati capeggiata da una vecchia e muscolosa donna dai capelli rosso fuoco di nome Dola. Sia il malvagio colonnello che la perfida Dola, vogliono il magico ciondolo che Sheeta porta al collo ed il cui valore è inestimabile perché permette di vincere la forza di gravità, ma soprattutto è in grado di localizzare la famosa isola di Laputa, sede di immensi tesori ed anche luogo di provenienza della stessa Sheeta. Battaglie rocambolesche nei cieli a bordo di fantasmagoriche aeronavi vedono Sheeta e il suo giovane amico Pazu, che l'ha soccorsa nel villaggio dove è caduta scivolando dall'aeronave, combattere con vigore e coraggio chi vuole impossessarsi del potere del ciondolo ed assoggettare i deboli. La storia fantastica del film "Il Castello nel cielo" cattura senza tregua, collegandoci ai viaggi di Gulliver ed ai racconti di Jules Verne. Personaggi frenetici e determinati, protagonisti inarrestabili di corse a perdifiato, scorribande tra cielo e terra, scene d'azione a ripetizione con inseguimenti, esplosioni e spettacolari colpi di scena animano il film senza interruzione . Che Hayao Miyazaki fosse un appassionato di volo e velivoli aerei sin dall'infanzia si deduce proprio dai suoi fumetti che sono farciti di stravaganti mezzi di locomozione aerei, al servizio dei suoi spericolatissimi personaggi. Ne "Il Castello del cielo" Miyazaki ci omaggia di macchine volanti disegnate da lui medesimo, realizzate nello stile delle litografie che illustrano un'archeologia fantastica a metà tra il futuribile ed il retrò e che rimandano alle incisioni raffigurate nei romanzi di Jules Verne. Per Laputa, isola raggiungibile solo volando, l'utilizzo di dirigibili e corazzate volanti, mezzi di locomozione delle forze governative che appoggiano il famigerato colonnello Muska, sono gli elementi che rendono questo film d'animazione appassionante ed elettrizzante. Lo stesso dirigibile "Tiger Moth" (un omaggio al biplano inglese De Havilland Tiger Moth) e il piccolo velivolo Flapto, a due posti, che vola sbattendo le ali come un insetto, sono eccezionali sorprese volanti, mezzi di locomozione di cui si servono i pirati di Dola. E' un regalo straordinario "Il Castello nel cielo"! Una storia fantastica, dal tessuto narrativo intriso di paesaggi meravigliosi, maestose linee ferroviarie, personaggi fantastici , simboli e simbologie di un mondo immaginario, situato a cavallo tra il XIX ed il XX sec. tra la nostalgia del passato ed un'inevitabile progresso che la rivoluzione industriale pone in atto. In un mondo dove la violenza, l'ingiustizia e l'avidità possono rendere l'umanità inerme, Miyazaki pone la fiducia sulla tenacia di combattere per la conquista della libertà e della pace. Ed è proprio al personaggio femminile di Sheeta che il grande fumettista dà il volto della tenacia e della perseveranza come speranza positiva per un mondo migliore. Spettatori, piccoli e grandi, l'appuntamento al cinema con "Il Castello nel cielo" è da non perdere! (La recensione del film "Il castello nel cielo" è di Rosalinda Gaudiano)
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