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EX: AMICI COME PRIMA!
Recensione

recensione di E. Lorenzini
Hanno un bel dire, i fratelli Vanzina, che il loro "Ex: amici come prima!" non è un sequel del quasi omonimo "Ex" di Fausto Brizzi, ma una creatura autonoma. Se è vero che non c'è legame narrativo tra la pellicola che nel 2009 ha incassato oltre 10 milioni di euro e questo nuovo collage di storie e storielle corrette al miele, è ancor più vero che la struttura, lo (scarsissimo) spessore e l'estrazione sociale e culturale di queste pillole rosa di italianità sono identici. E identico è anche il fine, innocuo e legittimo, delle due commedie: divertire, elencando una serie di tipi umani e di impasse sentimentali che bucano lo schermo con la loro semplicità; far ridere, alla maniera grassa ma piacevole dei comici italiani presenti nel cast, da Brignano a Salemme. Ecco dunque servita la seconda portata di un succoso (e redditizio) banchetto immolato alla risata: neo mariti ed ex hostess, coppie semi scoppiate e avvocatesse frustrate, politicastri redenti per amore e improbabili primi ministri con pedigree da passerella. Poco a che vedere, ahimè, con il "Love Actually" citato da Enrico Vanzina come modello ispiratore: se background, lessico e fauna sono targati Bel Paese, un film sconta (quasi) sempre il limite del campanilismo, della territorialità. Nonostante i racconti descrivano situazioni e sentimenti universali, l'ispirazione tricolore è troppo marcata per non sfociare nel macchiettismo. C'è da dire, però, che l'obiettivo principe è ampiamente centrato: si ride. E si ride per il solito motivo: perché i registi italiani votati alla commedia hanno capito che il pubblico vuole vedere l'italiano medio adattato al cinema, una somma disordinata di vizietti, piaggerie e deformazioni caratteriali condite con una pioggia di battute spicciole. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, diretto dai papà di tanti tormentoni ("Sapore di mare" e le infinite "Vacanze di Natale" su tutti), "Ex: amici come prima" si candida a sforare le più rosee previsioni, a inondare i botteghini come solo la commedia nostrana, negli ultimi tempi, riesce a fare. (recensione di Elisa Lorenzini)




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