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COSA PIOVE DAL CIELO? - RECENSIONE
Cosa piove dal cielo? recensione
Recensione

recensione di M. Nottoli
[recensione Cosa piove dal cielo?] - Piovono cose buone dal cielo. Soprattutto se di mezzo c'è Ricardo Darìn, attore che da Il figlio della sposa a Il segreto dei suoi occhi, è ormai una garanzia di qualità (è incredibile come sappiamo cosa abbia twittato stamattina Justine Bieber mentre uno come Ricardo Darìn rimane ancora semisconosciuto presso il grande pubblico). Buenos Aires, Argentina. Un ferramenta scontroso, un cinese sbattuto in mezzo alla strada senza un soldo e senza conoscere una parola di spagnolo, stravaganze comportamentali che celano traumi trascorsi mai risolti. Bastano questi pochi elementi a Sebastian Borenszstein per intessere una storia che partendo da un bizzarro e tragico fatto di cronaca realmente accaduto (una mucca che piove dal cielo e colpisce una barca di pescatori in Cina), congiunge, lieve, presente e passato attraverso gli strani scherzi che rendono imprevedibile la vita. Gli stessi che il solitario Roberto ritaglia dai quotidiani e colleziona, gli stessi che fanno incontrare due personalità che più distanti, per carattere, cultura e lingua, difficilmente si possono immaginare, ma intimamente uniti da un dolore che in quanto dolore è lo stesso per tutti. Giustamente premiato come miglior film all'ultimo Festival di Roma, Cosa piove dal cielo? (Un cuento chino, in originale) è una commedia sentimentale intrisa di malinconia che, focalizzando il suo obiettivo sull' infinitamente piccolo, sa parlare dell' infinitamente grande con grazia, pudore e poesia, riservando, nelle continue incomprensioni causate dalle insormontabili barriere linguistiche che dividono i due protagonisti, risvolti surreali i cui esiti mescolano contemporaneamente lacrime e risa. E' proprio lungo questo crinale sottile, in questa striscia indefinita tra il tragico e il comico, che Borensztein ci regala una vicenda dal sapore universale che, tra un frizzo e un lazzo, ci catapulta d'improvviso in mezzo alla guerra quasi dimenticata delle Falkland, ci lascia immaginare di emigranti italiani abbonati all'Unità alla domenica, di povertà, sacrifici, di lotte operaie contro le ingiustizie, tempi lontani una trentina d'anni che sembrano oggi ormai morti e sepolti. E ci consegna due personaggi i cui sguardi silenziosi, nonostante le sofferenze subite, custodiscono un'umanità così profonda e discreta da colmarci i cuori di speranza. (La recensione del film "Cosa piove dal cielo?" è di Mirko Nottoli)
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