recensione di F. Reforgiato
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recensione American Pie: Ancora insieme] - Non è facile essere obiettivi, parlando di "AMERICAN PIE: ancora insieme", se si è cresciuti insieme ai personaggi del film. Due doverose premesse però: 1) La vera "saga" è una trilogia, dal primo capitolo del 1999 al terzo "AMERICAN PIE – Il matrimonio", "BETA HOUSE" e "BAND CAMP" sono spin-off di una mediocrità disarmante e una volgarità gratuita che non merita altri commenti 2) Vederlo come film a sé stante senza i conoscere i personaggi (e il loro passato) non attribuisce il giusto merito alla pellicola e rischia di far perdere tempo (il film dura poco meno di 2 ore) allo spettatore. Già, perché in "American Pie: ancora insieme" si torna a quella volgarità "leggera" che lascia sempre il sorriso (ok, a volte disgusta un po', ma si è visto di peggio) e, soprattutto, torna la simpatia dei nostri ragazzi, ormai 30enni, alle prese con le nuove responsabilità dell'età "adulta" e la voglia di continuare a divertirsi. Ecco quindi Jim, Michelle, OZ, Kevin, Finch, Stifler (sempre il migliore) ancora insieme per una nuova avventura che regala buone gag, equivoci esilaranti (anche se un po' scontati) e situazioni al limite del verosimile che rafforzeranno più che mai la quasi ventennale amicizia. Attenzione però, niente di nuovo per quanto riguarda lo svolgimento della storia o la tipologia di comicità, "American Pie: ancora insieme" è una riuscita operazione-nostalgia che fa leva proprio sull'affetto del pubblico che, rispetto a prodotti infimi come "Maial College" e affini, ha trovato nella trilogia di AMERICAN PIE una buona caratterizzazione dei personaggi e una sceneggiatura che - pur non facendo gridare al miracolo - ha sempre svolto bene il suo compito (dato anche il genere molto leggero). In poche parole: "squadra che vince non si cambia" , e riuscendo nell'opera di adattare gag e storie all'età dei ragazzi (con rimpianti, rivincite e nostalgie annesse) si può asserire che "American Pie: ancora insieme" è un film gradevole e discretamente divertente, consigliatissimo a chi è cresciuto con la trilogia, consigliato a chi ha recuperato il tempo perso noleggiando - e apprezzando - i DVD dei precedenti capitoli e sconsigliato ai non amanti del genere (o comunque a chi non spera ancora di ritrovare la comicità-capolavoro de "L'Aereo più pazzo del mondo", "Una Pallottola Spuntata" o del primo Mel Brooks) e a chi cerca sempre un significato profondo in qualsiasi film. Plauso finale per 2 icone della saga: la "mamma di Stifler" e il "papà di Jim", che danno un contributo fondamentale (e lì sì che si ride) anche in questo capitolo.
(La recensione del film "
American Pie: Ancora insieme" è di
Federico Reforgiato)
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