Un piccolo villaggio in Portogallo, Aguas Altas, praticamente ignorato dai governanti, salta all'attenzione internazionale per una questione di interesse commerciale con la vicina Spagna. Pedro (João Tempera), giovane ingegnere, si trova ad Aguas Altas per la realizzazione del progetto di una nuova strada che collegherà il villaggio con il resto del paese. Perché la cosa prenda corpo più rapidamente, Pedro crea un sito con il nome del villaggio: Aguasaltas.com. Intanto una multinazionale spagnola già usa un proprio omonimo sito per reclamizzare un'acqua minerale. Ed è proprio quando i magnati della multinazionale scoprono l'esistenza del sito omonimo, lo sperduto e sconosciuto villaggio inizia la sua ascesa alla visibilità internazionale, grazie alle assurde pretese della multinazionale, alle quali gli abitanti di Aguas Altas rispondono senza lasciarsi intimorire e soprattutto senza permettere che siano lesi dignità e diritti civili e sociali. Commedia gradevole e furbesca, "Aguasaltas.com" riesce molto bene nell'intento del suo regista, Luís Galvão Teles, di rappresentare la vita placida e quasi monotona di questo villaggio portoghese, splendido nella sua collocazione geografica, assumere una forza decisionale improvvisa ed autorevole attraverso la presa di coscienza dei suoi sempliciotti abitanti che si percepiscono attori di una situazione singolare ed importante. Luís Galvão Teles avendo esordito con film militanti, predilige narrare le possibili prese di coscienza di chi potrebbe cadere vittima di trappole inferte da colossi economici. "Aguasaltas.com", nonostante uno stile narrativo forse troppo semplice, costruisce situazioni conflittuali intelligenti che mettono in discussione rapporti umani scontati e monotoni. Il conflitto, soggetto principale del film, assume man mano un punto di forza positivo, perché apre ad un dinamismo comunicativo allargato che mette in discussione rapporti di coppia e di amicizia, ridefinendoli sotto una luce più consapevole ed innovativa. Alla fine tutto si conclude per il meglio, grazie alla lotta solidale dei pochi abitanti del villaggio per mantenere il loro sito web, che li rappresenta ormai nel mondo e nel mondo tecnologico computerizzato, che ormai apre le porte alla subdola ed impersonale società dei consumi.
(La recensione del film "
Aguasaltas.com" è di
Rosalinda Gaudiano)
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