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Trama

RAPINA A MANO ARMATA di Stanley Kubrick
Rapina a mano armata Recensione
di Gaetano Sandri
Johnny Clay (Hayden), un ex carcerato, organizza la rapina a un ippodromo con la complicità di sei persone, fra le quali il cassiere della ricevitoria (Cook) e un poliziotto corrotto (De Corsia). La moglie del cassiere rivela il progetto del colpo al suo amante, un gangster estraneo al gruppo, il quale aspetta che la rapina venga compiuta per impadronirsi del denaro. Al momento di dividere il bottino interviene e fa una strage. Johnny, che non era presente di proposito all'appuntamento, lascia la città con la sua ragazza, ma viene catturato dalla polizia...
Idea Centrale
Le fasi di preparazione di una rapina, come idea di un progetto, di un "gioco" da realizzare.
Analisi
Tratto dall'omonimo romanzo di Lionel White, è un noir di un vigore impressionante, freddo e saturo di tensione come raramente capita di vedere sullo schermo. Straordinaria la struttura temporale, che usa i flashback non solo per spiegare le vicende passate, ma anche per esprimere la simultaneità degli avvenimenti, che vengono descritti da molteplici punti di vista, mentre una voce fuori campo scandisce cronometricamente il passare dei minuti. La fotografia color acciaio di Lucien Ballard è spettacolare. Eccellente la prova della protagonista e di tutti gli altri attori.
Note e curiosità
L'intera opera è un esperimento sul concetto del "tempo" applicato al cinema e le fasi di preparazione della rapina sono esaminate con, ossessiva precisione. (Da "201 Capolavori secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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