La recensione del film Queen A Night in Bohemia

.       .

Vai ai contenuti

FILM > RECENSIONI

QUEEN A NIGHT IN BOHEMIA - RECENSIONE

Queen A Night in Bohemia recensione
Recensione

di R. Baldassarre
[Queen A Night in Bohemia recensione] - «On with the show/The show must go on…» [avanti con lo spettacolo/lo spettacolo deve continuare] sono gli ultimi struggenti versi di commiato che Freddie Mercury canta nella canzone omonima che suggella l'ultimo album dei Queen, Innuendo. Versi che con il passare del tempo si sono rivelati profetici, ma in senso negativo. Defunto Mercury, immenso cuore pulsante della band britannica, anche i Queen sono morti, seppure abbiano tentato una "resurrezione" acquisendo il – blando – cantante Paul Rodger. Il tentativo di Brian May e Roger Taylor di far risorgere nuovamente la regale Araba fenice non ha dato i frutti (pecuniari) sperati, quindi in questi ultimi anni hanno ampiamente pescato nel passato dei Queen per riportare alla luce materiale inedito o divenuto raro. Si citano solamente due componenti, perché il bassista John Deacon da quasi vent'anni si è defilato da queste accattivanti, quanto lucrose, scelte discografiche/economiche (continuando, però, a percepire le Royalties spettanti). Negli ultimi anni si è venuta a creare, "scovando" negli immensi archivi, un corposo opus "post-mortem" composto soprattutto da video dei loro spettacolari concerti della decade anni Ottanta. A questi rinvenimenti si aggiunge Queen a Night in Bohemia, che mostra il concerto svoltosi il 24 dicembre 1975 all'Hammersmith Odeon di Londra. L'idea di far uscire al cinema questo "antico", quanto prezioso, documento visivo è collegato alla prima esecuzione live di Bohemian Rhapsody, che nel novembre 2015 ha compiuto – assieme all'album Night at the Opera – 40 anni di fiammeggiante vita. A questo recupero viene accorpato un breve documentario d'apertura sui Queen, che si destreggia tra immagini e audio di repertorio e le spiegazioni in "vivo" di Brian May e Roger Taylor. Una composizione, per il grande schermo, che sembra un DVD proiettato al contrario, con gli "extra" montati prima dell'evento. Aneddotica documentaria interessante (ma probabilmente già risaputa), che s'impreziosisce con una velata frecciatina acida verso l'assente John Deacon, presente solamente attraverso vecchi filmati. A Night in Boemia mostra la band britannica ancora acerba nella costruzione dello spettacolo, con una scaletta di canzoni che attinge soprattutto dai primi tre album. Brani che mostrano gli umori neri e arcigni del gruppo, con melodie di rock aspro e tagliente, e testi che lambiscono la paura e il desiderio, poli emotivi di molti loro grossi successi. Un'esibizione che, comunque, contiene in nuce (per citare altra opera di riesumazione postuma dei primordiali Queen) già piccoli fulgori di sfarzo e scintillante spettacolo dei grossi concerti futuri. In questa esibizione si rimane estasiati non per l'esecuzione live della monumentale Bohemian Rhapsody (perno di questa riesumazione, e qui falcidiata da un arrangiamento alquanto opinabile), ma dagli assolo dei singoli strumentisti (Brian May in Brighton Rock, e Roger Taylor in Keep Yourself Alive) e dal medley "old rock" costruito attorno a Jailhouse Rock. Senza dimenticare, la presenza scenica della Regina Freddie Mercury. Detto ciò, Queen a Night in Boemia è un evento – cinematografico – speciale certamente apprezzabile, però adatto solamente ai veri fans dei Queen, che possono così gustarsi, in Ultra HD e in Surround Sound, le versioni dal vivo di canzoni poi scomparse dalle esibizioni future. (La recensione del film "Queen A Night in Bohemia" è di Roberto Baldassarre)
- Vai all'archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "Queen A Night in Bohemia":




Torna ai contenuti | Torna al menu