La recensione del film Quando la città dorme di Fritz Lang

.       .

Vai ai contenuti

IERI OGGI E...

Trama

QUANDO LA CITTA' DORME di Fritz Lang

Quando la città dorme Recensione
L'erede di un diffusissimo quotidiano americano (Price) mette in palio il posto di direttore generale fra i suoi quattro principali collaboratori. Solo colui che sarebbe stato capace di scoprire l'identità del misterioso "assassino del rossetto", che in quel periodo dominava tutte le prime pagine dei rotocalchi e le fantasie dell'opinione pubblica, avrebbe avuto il posto.
Idea Centrale
L'esasperazione della competizione in una società capitalista.
Analisi
II film abbandona ben presto la ricerca dell'assassino per concentrarsi sui disturbi non meno aberranti dei suoi "investigatori", giornalisti divorati dall'ambizione, assetati di potere, pronti a tutto pur di emergere. La morale è stata sostituita dal cinismo. L'assassino a cui i giornalisti danno la caccia è certamente più degno di considerazione dei secondi. Con un grande senso dello spazio e del ritmo, il regista ricostruisce perfettamente l'atmosfera frenetica e claustrofobica della redazione, quasi fosse un girone infernale, un microcosmo di "vipere", estendibile all'intera società americana.
Note e curiosità
Penultimo film americano di Lang, è uno dei suoi migliori in assoluto, anche se certa critica dell'epoca l'ha scambiato per un semplice giallo. (Da "201 Film Capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)


Torna ai contenuti | Torna al menu