Trama
PULP FICTION di Quentin Tarantino
Una serie di storie che si intersecano a Los Angeles: 1) Due balordi (Roth e Plummer) stanno per fare una rapina in una tavola calda. 2) Due killer spietati, Vincent Vega (Travolta) e Jules Winnfield (Jackson) recuperano una misteriosa valigetta, puliscono la loro macchina sporca di sangue con l'aiuto di Wolf (Keitel), e finiscono proprio nel locale dove i due balordi fanno la rapina. 3) Vincent porta a ballare Mia (Thurman), la moglie del capo Marsellus (Rhames): ci finirà a letto? 4) Il puglie Butch (Willis), anzichè andare a terra in un incontro truccato, uccide il suo avversario e tenta di fuggire da Marsellus: ma finisce insieme a lui nella tana di due assassini sadici.
Idea Centrale
Il film riprende titolo e atmosfere dalla letteratura "bassa" dei polizieschi popolari, i tascabili usa e getta stampati su carta riciclata ma con firme "eccellenti".
Analisi
Sorretto da una sceneggiatura straordinaria per ritmo, tensione e dilatazione drammatica, con dialoghi lunghissimi, divertenti e paradossali sulla globalizzazione dei McDonald's, l'erotismo del piercing o l'importanza dei massaggi ai piedi, Pulp Fiction vive del puro piacere di raccontare. Ma anche di lavorare con attori-complici, usati fuori dai loro stereotipi. Come John Travolta, che Tarantino salvò letteralmente dalla deriva post divistica ingrassandolo, inbruttendolo e facendolo recitare sopra le righe. Al di là dell'estetica , Pulp Fiction è un'opera epocale sul piano del marketing. Perchè è stato il primo film targato Miramax (cioè una produzione indipendente) a diventare un blockbuster, sulla spinta del trionfo (annunciato) al Festival di Cannes e delle sette nomination all'Oscar.
Note e curiosità
Vinse la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1994 con Clint Eastwood presidente della giuria, e l'Oscar per la migliore sceneggiatura. Secondo i fratelli Bob e Harvey Weinstein proprietari della Miramax, l'interprete ideale del personaggio di Vincent avrebbe dovuto essere Daniel Day Lewis, al quale la scenggiatura era molto piaciuta. Ma Tarantino fu irremovibile, arrivando persino a minacciare che senza John Travolta non avrebbe fatto il film. Per il ruolo di Mia il regista all'inizio aveva pensato a Brigitte Nielsen. Poi fece un provino a Rosanna Arquette ma le assegnò il personaggio della spacciatrice con 80 piercing.