La recensione del film Psyco di Alfred Hitchcock

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Trama

PSYCO di Alfred Hitchcock

Psyco Recensione
Marion (Leigh), segretaria di una agenzia immobiliare, si impadronisce di 40.000 dollari. Il suo progetto è quello di raggiungere Sam, il suo amante, a San Francisco. Durante il viaggio, a causa di una pioggia insistente, è costretta a fermarsi nel motel isolato e quasi sempre vuoto di Norman Bates (Perkins). Questo prova una istintiva simpatia per lei, ma viene rimproverato dalla voce possessiva della madre. Mentre fa la doccia nella sua stanza, Marion viene accoltellata ed uccisa. Norman fa sparire il cadavere e la macchina. Anche il detective delle assicurazioni (Balsam), che tenterà di scoprire l'assassino, sarà ucciso. Sam e la sorella di Marion in ansia per la scomparsa della ragazza e del detective, indagheranno da soli e scopriranno nella cantina della casa di Norman il cadavere della madre mummificato. In una sorta di transfert morboso, Norman impersonava contemporaneamente la madre e sé stesso.
Idea Centrale
Un uomo castrato psicologicamente da una madre edipica.
Analisi
Un caso clinico da manuale e uno splendido saggio di suspense cinematografica. Hitchcock gioca con le attese e con le curiosità dello spettatore come il gatto col topo e fu orgoglioso di aver creato dell'emozione pura, indipendente da qualunque messaggio. L'ipnotica concentrazione del film trasporta lo spettatore in un vortice sempre più stretto attraverso una serie di fatti criminali sempre più pesanti, prima un adulterio, poi un furto, poi un delitto, due delitti e infine la psicopatìa: ogni tappa sposta sempre più avanti il limite dell'incubo.
Note e curiosità
Anthony Perkins vedrà la sua carriera "marchiata" da questa demoniaca interpretazione.


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