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Planes recensione] - Dusty è un simpatico aereo agricolo che passa le sue giornate a spruzzare diserbante sui campi di mais, ma ha un unico grande sogno: gareggiare nella gara aerea più famosa del mondo con i grandi campioni dell'aviazione. Con l'aiuto del fedele amico Chug, convince l'ex aereo militare Skipper ad allenarlo per la qualificazione alla grande gara, dove dovrà sfidare lo spietato campione Ripslinger. Passate le selezioni grazie alla sua grande forza di volontà, Dusty dovrà gareggiare con i più grandi e abili solcatori dei cieli, ma sarà davvero difficile per il piccolo aereo campagnolo riuscire a dimostrare il proprio valore. Ideato, insieme a Jeffrey M. Howard, da John Lasseter, direttore creativo della Disney Pixar e regista di "Cars" e del suo sequel, di cui "Planes" è uno spin-off, il film è diretto da Klay Hall ("Trilly e il tesoro perduto"), ed è stato realizzato dalla DisneyToon Studios, sezione della storica casa d'animazione dedicata alla produzione dell'home video. È stato proprio Lasseter, produttore esecutivo del film, a decidere di portare la storia del piccolo aeroplano Dusty nelle sale cinematografiche, con risultati non proprio soddisfacenti sia in termini di gradimento da parte di critica e pubblico negli USA, sia in termini di incassi. La motivazione è piuttosto evidente, e risiede anzitutto nella trama del film, davvero poco originale, perché basata, come da tradizione, sulla storia di un giovane sognatore (in questo caso, un aereo con la paura delle alte quote) che, forte della propria forza di volontà e perseveranza, riesce a realizzare il proprio sogno dopo aver affrontato numerose difficoltà e aver dimostrato la propria bontà d'animo. Che i produttori ne siano consapevoli o meno, "Planes" è un prodotto che si rivolge a un target ben definito (un pubblico che non può inevitabilmente superare i dodici anni di età), e che ha come unico pregio quello di riuscire a distrarre i propri giovani spettatori per non più di 90 minuti. Preoccupandosi forse più di imitare i contenuti del precedente "Cars" piuttosto che apportare qualcosa di nuovo, il film non può nemmeno contare su personaggi memorabili, che risultano legati ai più vecchi clichés d'animazione (la simpatica spalla, il maestro reticente dal cuore tenero, gli amici sinceri e affettuosi, per lo più caratterizzati, più che per la loro personalità, dalla loro provenienza geografica). Sarebbe stata una scelta più oculata, forse, quella di destinare il prodotto direttamente all'home video o, perché no, a una serie tv appositamente dedicata su Disney Channel.
(La recensione del film "
Planes" è di
David Di Benedetti)
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