La recensione del film Parigi a piedi nudi

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PARIGI A PIEDI NUDI - RECENSIONE

Parigi a piedi nudi recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Parigi a piedi nudi recensione] - Fiona (Fiona Gordon) è una donna dalla personalità naif, bibliotecaria in un paesino sperduto fra i ghiacci canadesi. Un giorno viene improvvisamente turbata da una lettera di sua zia Martha (straordinaria ed ultima interpretazione di Emmanuelle Riva) che vive a Parigi ed ha ben novant'anni. Fiona non tarda a recarsi nella capitale francese, ma arrivata in città, la giovane donna, dopo aver insistentemente chiesto informazioni a vicini e passanti non trova traccia della zia. Un incauto tuffo nella Senna, la denuncia al commissariato dello smarrimento di tutti i suoi documenti, Fiona è ben presto assalita da un inconsolabile scoramento. Ma ecco che in suo soccorso, così per caso , si presenta Dom (Dominique Abel), galante clochard parigino, altrettanto naif quanto la stramba Fiona, vanitoso e a suo modo anche affascinante. Una storia dolcissima, intrisa di humour fantastico, "Parigi a piedi nudi" gode dell'originalissimo tocco artistico e dell'inconfondibile stile narrativo che contraddistingue tutte le commedie del duo Gordon & Abel. In una Parigi dove l'amore trova il suo spazio più consono per sbocciare, Fiona e Dom si scoprono perdutamente innamorati, tra vicissitudini oltremodo bizzarre. Fiona Gordon e Dominique Abel sono autentici nelle loro commedie burlesque, in cui la sottile e gioiosa comicità rende straordinaria una coreografia schietta e coloratissima. Il cinema dei due cineasti gode dell'eredità del cinema muto e della intramontabile comicità del cinema di Jacques Tati, riproposta in un'efficace chiave moderna. Ed anche in "Parigi a piedi nudi" lo sguardo della coppia di registi e sceneggiatori si concentra sulla vulnerabilità degli esseri umani, non senza sottolineare la tenacia e la forza che la stessa Fiona mette in evidenza al momento opportuno. Tutti gli eventi si svolgono nell'arco di due giorni e due notti, in cui la tensione per la ricerca di questa stramba introvabile zia Martha si risolve in situazioni al limite del surreale. Ironico, divertente, ma nello stesso tempo efficace per lo stile narrativo fluido, il film volteggia su una comunicazione appropriata nel trattare delicate questioni esistenziali, come la morte, la libertà di scelta, la solitudine e la solidarietà. Fiona Gordon e Dominique Abel nascono come attori teatrali. "Parigi a piedi nudi" è il primo lungometraggio interamente scritto e diretto da loro, in cui la centralità del film è la straordinaria mimica comunicativa della maschera e del corpo, una suggestiva idea riuscita alla perfezione. (La recensione del film "Parigi a piedi nudi" è di Rosalinda Gaudiano)
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