La recensione del film Paddington

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PADDINGTON - RECENSIONE

Paddington recensione
Recensione

di A. Genovese
[Paddington recensione] - Dopo aver investito, con successo, nella serie di romanzi di Harry Potter trasformandoli in una saga cinematografica di culto, il produttore David Heyman – candidato all'Oscar per "Gravity" – torna ad occuparsi di un alto progetto dedicato ai più giovani, l'adattamento del classico per l'infanzia "L'orso Paddington" di Michael Bond, risalente al 1958. L'arduo compito di adattare per il grande schermo un libro di mezzo secolo fa e renderlo appetibile per le nuove generazioni è stato affidato al regista e sceneggiatore Paul King, qui al suo secondo lungometraggio. Nonostante la supervisione di Heyman e un ricco cast quasi total british – ad eccezione di Nicole Kidman, nel ruolo della cattiva di turno – il film accontenterà, probabilmente, solo i gusti dei più piccoli e lasciare delusi gli spettatori al di sopra dei 13 anni; soprattutto quelli più smaliziati e abituati a personaggi con un umorismo decisamente più moderno, esplicito e meno sdolcinato. In effetti, la sensazione che si ha a fine proiezione è quella di aver visto un prodotto datato tanto quanto la sua controparte letteraria, con gag che fanno sorridere, ma poco di più. Anche il modo in cui l'orsetto inizialmente senza nome viene trovato da solo nella stazione di Londra e accolto candidamente in casa della stralunata Mrs. Brown (Sally Hawkins) e del marito riluttante (Hugh Bonneville), non risulta poi tanto credibile da permettere allo spettatore di stare al gioco e creare empatia con la storia e i personaggi. C'è da dire, però, che il regista King ha una certa abilità nel creare un universo decisamente fiabesco – dagli interni coloratissimi di casa Brown agli esterni piuttosto irreali, per la Londra che conosciamo – grazie all'aiuto di scenografie e fotografia, rispettivamente curate da Gary Williamson ed Erik Wilson. Inoltre, una nota di merito va anche alla divertente Mrs. Bird di Julie Walters al Mr. Gruber di Jim Broadbent, che strappano qualche risata in più e potrebbero convincere anche gli adulti. In definitiva, "Paddington" è un (fin troppo) classico film per famiglie; adatto più al piccolo schermo che alla grande sala buia. Ma, visto lo zucchero dolciastro di cui è cosparso e l'uscita strategica del 25 Dicembre, potrebbe essere una valida alternativa al pandoro da gustare subito dopo il pranzo di Natale. (La recensione del film "Paddington" è di Angelo Genovese)
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