La recensione del film Onward

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ONWARD - RECENSIONE

Onward recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Onward recensione] - Se la magia per Ian e Barley Lightfoot è la chiave della realizzazione di un sogno, benvenuta sia magia! Ian e Barley sono due fratelli elfi che vivono in un mondo veramente fantastico, popolato da troll, gnomi, poliziotti con metà corpo di cavallo, insomma, un mondo da favola, immerso nella contemporanea modernità. Jan e Barley hanno perso il loro padre in tenera età, ma compiuti i sedici anni, la loro energica madre tira fuori il dono a loro riservato dal loro stesso padre: un bastone magico. Unito al bastone c'è anche un messaggio del papà elfo che raccomanda ai due fratelli di compiere una missione speciale grazie alla quale riusciranno a raggiungere l'incantesimo che riporterà in vita il loro papà per un giorno intero. Se "Coco", prodotto PIXAR come "Onward", ci porta nel mondo dei morti in un viaggio di formazione, "Onward", diretto da Dan Scarlon e sceneggiato dallo stesso a quattro mani con C.S. Anderson, rimane sul registro di scoperta formativa, attraversando un mondo immaginario articolato anche da eventi sensazionali, veri momenti di suspense, scanditi da favolosi inseguimenti rocamboleschi, protagonisti sempre i due fratelli elfi. Dan Scarlon in un certo senso, con questa straordinaria e commovente storia, si rifà un po' alla sua infanzia ed adolescenza, quando perse il padre. E qui il cineasta gioca sull'illusione, a cui affida la solidarietà dei due fratelli per conquistare una meta, un sogno, una grande vittoria. L'esile Jan ed il robusto Barley alla fine, capovolgeranno una situazione di stallo, in cui Barley è stato sempre etichettato come sfigato ed un buon a nulla, restituendogli invece una connotazione di persona positiva. "Onward" si declina come film d'avventura per il raggiungimento di un traguardo, ma punta anche sul riscatto della fiducia reciproca dei due fratelli. Una corsa contro il tempo porterà Jan e Barley sul luogo giusto, nella lotta contro un incantesimo, metafora sorprendente del divenire adulti. In "Onward", il ricordo struggente dell'affetto del padre mancato, che la magia può materializzare nell'abbraccio con i figli, rappresenta la forza di un sentimento non solo importante, ma edificante. Questo secondo lavoro firmato Scarlon arriva lì dove vuole arrivare, con un messaggio gioioso, in cui la magia, nel suo ruolo surreale, gioca a favore di sentimenti positivi e carichi di forza interiore. Personaggi straordinari, dall'autoritaria ed ironica mamma, alla sconvolgente Manticora, allo stesso papà, praticamente presente in tutta la storia, ai due fratelli, memorabili protagonisti del loro magnifico rapporto, sono personaggi che nell'esaltazione colorano la storia, semplice, ma di sicuro impatto emotivo. Alla fin fine esiste la magia? Ecco questa è una bella domanda che viene spontanea una volta che scorrono i titoli di coda. Allora la risposa è si, la magia esiste solo quando per una ragione di comodo vogliamo crederci. E ci convinciamo che impossibili pensieri, desideri, prendono forma e diventano quella edulcorata realtà che tanto desideriamo…come una magia. Uno sguardo, una carezza, un'esclamazione di stupore possono essere la magia che si attende. Intanto iniziate a pensare, se aveste davvero quel particolare giorno in più come Jan e Barley, con chi vorreste che la magia compia il suo compito? Comunque sia, bambini ed anche adulti, non perdete la visione di questo bel film. (La recensione del film "Onward" è di Rosalinda Gaudiano)
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