La recensione del film Oceania

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OCEANIA - RECENSIONE

Oceania recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Oceania recensione] - Un antico mondo nel Sud del Pacifico, indietro di circa 2000 anni, dove vive Vaiana (nella versione originale il suo nome è Moana), una tenera bambina dai grandi occhi e dal visetto gioioso, che interagisce con il mare ondoso dell'Oceano e che, diventata adolescente, fa presagire un carattere forte e indomabile. Vaiana, la sua gente che comunica con simboli scritti sul corpo, la terra meravigliosa della Polinesia, i semidei e i demoni, l'Oceano azzurro e cristallino, sono i protagonisti della 56°avventura d'animazione della Disney, tutta in digitale. Si avverte subito il piacevole richiamo a "Frozen" per il tratto distintivo nell'omaggio, anche in "Oceania" come è stato in "Frozen", ad una femminilità sapiente e decisa. La fanciulla maori vive felice nel suo villaggio sotto la protezione di suo padre, Tui. Ma ben presto la piccola Vaiana non ascolterà più le raccomandazioni del genitore, che la vogliono relegata nel villaggio e condividerà le sollecitazioni eccentriche ed incitanti della sua amata nonna, Tala, che la spinge a seguire l'impeto dell'avventura in mare aperto. Ed è così che la fanciulla decide di osare l'ignoto. Armata di tanto coraggio, con un buffo e strambo galletto, HeiHei, come compagno di viaggio, cavalca le onde azzurre dell'Oceano. Con i due avventurieri c'è anche Maui mutaforma, guerriero ingannatore, semidio del vento e del mare, narcisista, molto provato dalla sorte, in continua allerta verso il temibile demone del mare. Il viaggio di Vaiana assume presto la forza dell'azione epica, nella rappresentazione edificante di crescita e formazione. Il superamento della barriera corallina, limite proibito da papà Tui, sancirà per Vaiana il momento importante del recupero non solo della sua identità ma anche della salvezza delle radici culturali del suo popolo che, senza di esse, sarà destinato all'estinzione . Il riappropriarsi della cultura dei suoi avi, superando il reef, restituisce a Vaiana la potenza indiscussa della forza della volontà con la quale, la fanciulla riesce a neutralizzare la sua naturale fragilità. Il canto che sgorga dalla sua voce melodiosa, è anche esso rivelatore di una retta via da seguire, che condurrà tutti, la fanciulla e i suoi compagni di avventura, a recuperare quelle certezze indispensabili alla vita. Viene spontaneo fare un'affermazione che non piacerà ai signori maschietti. La Walt Disney ultimamente punta sull'emancipazione senza mezzi termini del personaggio femminile. Come in "Frozen", qui abbiamo un'eroina che non vuole farsi chiamare principessa, ma semplicemente si presenta come la figlia di suo padre, il capo del villaggio. Marinaia a tutti gli effetti, sa padroneggiare le insidie del meraviglioso mare ondoso, affrontando ed imparando il nuovo. E cantando melodie straordinarie, conquista il cuore della nuova terra. John Musker e Ron Clements, registi ("Aladin" "La Sirenetta", "La principessa ed il ranocchio") di questa affascinante opera d'animazione, celebrano la cultura della splendida terra della Polinesia. E per farlo in maniera credibile si sono recati nel Pacifico, in Nuova Zelanda, isole Fiji, Samoa, e affiancati da antropologi, archeologi, linguisti, storici e pescatori del posto, ma soprattutto da esperti in tatuaggi locali, hanno osservato il luogo e la sua gente nelle più sofisticate sfumature, riuscendo a raccontare la magia di quella cultura, filtrandola attraverso una leggenda dal sapore inebriante di vitalità e buon umore. Sorprendenti sono i tatuaggi di Maui. Una vera scrittura, simboli formidabili della sua storia di vita, delle sue vicissitudini, dolori e controversie. Conquista, in "Oceania", la semplicità della storia, sceneggiata in maniera encomiabile, i colori dei personaggi, l'impetuosità delle onde cristalline e azzurre dell'oceano, la bellezza della sconfinata natura e i canti a iosa che fanno da corollario a tutta la narrazione. Tutto gioca come in una esaltante sinfonia che si conclude, come in ogni opera disneyana, nel suo immancabile lieto fine. Bambini ed adulti, a Natale, "Oceania" per tutti! (La recensione del film "Oceania" è di Rosalinda Gaudiano)
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