di E. Lorenzini
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Nut Job recensione] - Il titolo è di quelli che fanno subito simpatia. E anche il protagonista di Nut Job - operazione noccioline (per una volta la traduzione italiana ha omaggiato e non depresso lo spirito del film), nonostante la caratterizzazione canagliesca e poco buonista, strappa sorrisi a gogo. Spocchia è uno scoiattolo ribelle e avventuroso, messo al bando dalla comunità del suo parco per aver tentato di rapinare un chiosco di hot dog. Quando le sue mire si allargano ad un paradisiaco negozio di noccioline, la sua sorte si incrocia con quella di un'autentica gang di banditi in procinto di svaligiare la banca dirimpettaia. E qui iniziano al contempo i guai, l'avventura e un rapido percorso di crescita che traghetterà il nostro fulvo eroe dal ruolo di outsider a quello di vendicatore dei torti. Navigando al largo dagli illustri omologhi di casa Disney e Dreamworks, questo allegro lungometraggio diretto dall'ex disegnatore Pixar Peter Lepeniotis patisce inevitabilmente il paragone: Spocchia, nonostante le somiglianze, non ha il carisma di Scrat o del buon Semola al tempo della sua scoiattolesca trasformazione; le sue spalle, il taciturno e ratatouilliano Buddy e la dolce ma già vista Andy, pur aggiungendo verve alla narrazione, non bastano ad alleviare il senso di déja-vu e a conferirle un carattere davvero originale. L'unica nota di distinzione è la scelta della location: una New York anni Cinquanta in cui riecheggiano i fasti criminali di Al Capone e un'atmosfera post-proibizionistica popolata di figuri loschi e pupe curvilinee. Pensato come un ampliamento del corto Surly Squirrel del 2005, Nut Job soffre l'espansione forzata della trama a fronte di un nocciolo narrativo molto essenziale. Il racconto della crescita-lampo di Spocchia, costretto dalla nuova durata a includere personaggi e gag non sempre incisivi, procede in modo discontinuo, affastellando aneddoti e situazioni senza un vero principio logico e posticipando l'esplodere dell'azione vera e propria. Tuttavia, nonostante i tempi diesel e la riuscita non priva di sbavature, Nut Job è un cartoon fresco e vivace che in America ha conquistato il pubblico (non la critica) e che di sicuro saprà catturare anche i piccolissimi di casa nostra.
(La recensione del film "
Nut Job" è di
Elisa Lorenzini)
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