Trama
NOMADLAND di Chloé Zhao
Contea di Clear Creek, Colorado. Nel piccolo centro di Empire, Fern mette in un sacco di plastica indumenti appartenuti a suo marito Bo, scomparso da poco dopo una lunga malattia e con il quale ha lavorato in una fabbrica che ha chiuso i battenti lasciando tutti senza lavoro. Fern sa che i ricordi, le cose appartenute a momenti particolari della vita, sono importanti per continuare a vivere e far vivere chi non c'è più. Alla sua età, 60 anni, i sussidi statali sarebbero insufficienti quindi si arrangia con lavoretti saltuari. Ma non le basta più. Deve lasciare le cose materiali chiuse in un sacco di plastica e dare un respiro autentico alla sua quotidianità. Così, dà una bella sistemata al suo furgone, lo attrezza per ogni esigenza di sussistenza e lo fa diventare il suo domicilio, la sua casa mobile, la scelta di una libertà da conquistare.
Idea Centrale
"Nomadland" , richiama tout court a quel vagabondaggio che ha caratterizzato l'America di quest'ultimo ventennio, nel racconto di un'umanità che ha come bagaglio un vissuto di miseria e di dolore. Diretto da Chloé Zhao, il film, tratto dall'omonimo romanzo Nomadland, un racconto d'inchiesta della giornalista Jessica Bruder, è uno spaccato autentico di un'America che racchiude in grandi spazi di parcheggio autorizzati, persone ai margini, quasi dimenticate, che vivono di espedienti, però sostenuti da una sincera solidarietà.
Analisi
La regista cinese affida a Frances McDormand, la maschera di Fern, che magistralmente rappresenta la sintesi della solitudine e del dolore, ma anche la volontà di voltare pagina su una quotidianità standardizzata, stanziale, affidandosi ad un girovagare senza legami sociali convenzionali. Il viaggio di Fern è catartico, terapeutico. Zhao racconta l'essenza schietta e vera del nomadismo, che si realizza nella rottura di abitudini e legami certi, sicuri, affidandosi al sentimento necessario di una solidarietà immediata.
Note e curiosità
Il film ha cinque nomination agli Oscar 2021, ha vinto il Leone d'oro alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il Golden Globe per il miglior film drammatico e per miglior regista. (di Rosalinda Gaudiano).