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Neve recensione] - Un uomo è in viaggio a bordo di una station wagon verde. Una donna dalla pelle scura, viene scaricata e poi inseguita da un piccolo gangster. Lui, Donato (Roberto De Francesco), è alla ricerca di qualcosa, forse la refurtiva di una rapina dimenticata, lei, invece, Noah (Esther Elisha), probabilmente ha sottratto qualcosa a dei malviventi. Due vite "con le spalle al muro", un incontro casuale che cambierà per sempre i loro destini e le loro vite. Sullo sfondo un paesaggio perennemente imbiancato dalla neve, che si stenta a riconoscere.
Neve è un film noir diretto da Stefano Incerti, presentato lo scorso anno al Courmayeur Noir Film Festival e vincitore del Premio per la Miglior Interpretazione a Roberto De Francesco. Dopo Gorbaciof, con Toni Servillo, Incerti si affida a una storia semplice, un misto tra road movie, thriller e noir dove la neve è la reale protagonista del film. Questo candore, spesso accecante, è simbolo di una purezza e di una condizione dell'anima che i protagonisti devono ritrovare. È questo biancore che domina sovrano, aiutato anche da uno stile asciutto e rigoroso. I dialoghi sono minimi, soprattutto nella prima parte, e servono per inquadrare meglio i personaggi e le loro storie. Quella che poteva sembrare una fuga alla ricerca di qualcosa, si trasforma ben presto in qualcosa di più profondo e reale. Tra sentimenti, menzogne e rancori è il denaro il perno portante del film, quello che permette di mettere a posto tutti i tasselli del film. Donato e Noah non potrebbero essere più diversi, eppure questo viaggio li costringe a fare i conti con il passato e a ipotecare un futuro che non è mai stato così incerto. Roberto De Francesco e Esther Elisha sono bravi nel far comprendere la psicologia dei personaggi, a lavorare con i silenzi, con lo sguardo, supportati da movimenti di macchina limitati e brevi. Perché Neve è un film che pian piano si rivela un noir accattivante e convincente, un thriller che crea suspense e una storia d'amore. Ingredienti perfettamente mescolati da un paesaggio che si rende terzo protagonista della storia e che con la sua neve incanta tutti, ma non inganna per il suo candore.
(La recensione del film "
Neve" è di
Martina Farci)
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