Trama
NERUDA di Pablo Larraín
Il senatore Pablo Neruda, esponente del Partito Comunista, accusa il governo di tradire il suo partito. Viene, così, messo sotto accusa dal presidente cileno, dando inizio ad un'avventurosa fuga del poeta e politico, inseguito dal prefetto della polizia Oscar Peluchonneau.
Idea Centrale
La pellicola si concentra su un momento ben preciso della vita di Neruda: gli anni della fuga a cui fu costretto e che lo portò prima in Argentina e poi a Parigi, divenendo non solo uno degli esponenti di punta della letteratura mondiale (in quegli anni compose "Canto General"), ma anche un simbolo ed esempio di libertà.
Analisi
Neruda non è un film autobiografico sul poeta: non racconta la sua vita, i suoi successi, ma il momento in cui il suo partito (il Partito Comunista) fu messo fuorilegge, costringendolo ad una rocambolesca fuga che lo portò ad abbandonare il Cile. La pellicola, come sostiene il regista, Pablo Larraín, è, piuttosto, un film nerudiano, che cerca di abbracciare quell'atmosfera, quell'ambiente in cui il poeta e politico cileno dovette vivere. Il film non ha la pretesa di rappresentare Neruda in quanto politico e poeta, ma, anzi, lo presenta in tutte le sue contraddizioni e chiaroscuri in quanto uomo.
Note e curiosità
Presentato quest'anno al Festival di Cannes nella Quinzaine des Réalisateurs, il film, prodotto dal fratello di Larraín, conta tra gli attori protagonisti Gael García Bernal nei panni dell'ispettore di polizia Oscar Peluchonneau e Luis Gnecco in quelli di Neruda. Alla conferenza stampa tenutasi a Roma il 21 settembre, Pablo Larraín ha raccontato che ha cominciato a girare la pellicola con circa sette mesi di ritardo, poiché Gnecco doveva ingrassare per interpretare il personaggio di Neruda. Il regista cileno, inoltre, ha confidato che in quei mesi di stallo è stato girato un altro dei suoi film, El club, che ha ottenuto l'Orso d'argento, gran premio della giuria presso il Festival internazionale del cinema Berlino. (di Elisabetta Zamperin).