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Necropolis recensione] - Scarlett (Perdita Weeks) è un'archeologa urbana che, sulla scia del padre, è alla ricerca della pietra filosofale. Dopo una spedizione quasi mortale in Iran, scopre un antico artefatto che le consente di localizzare con maggior precisione una stanza segreta su dove potrebbe trovarsi il tesoro. Inizia quindi, accompagnata da altre cinque persone esperte, una spedizione nelle catacombe sotterranee di Parigi, in un viaggio che si preannuncia senza ritorno.
Necropolis – La città dei morti è un film horror girato dai fratelli Dowdle, e come ogni tradizione che si rispetti, è ambientato in un luogo che ne diventa subito la matrice portante. Ed in questo caso, per la prima volta nella storia, è stato concesso alla produzione del film di girare all'interno delle reti sotterranee che collegano Parigi, in modo da creare un ambiente ancora più veritiero. Necropolis parte in maniera promettente, dove l'intreccio della storia e del suo mistero coabitano perfettamente con la ricerca di uno stile originale e adatto all'ambientazione, tanto da alimentare la suspense fin dalle prime inquadrature. Per far sì che tutto questo funzioni, Dowdle si serve dello stile found footage, utile soprattutto a ricreare l'effetto claustrofobico delle catacombe parigine. Se nella prima parte prevale l'eroina Scarlett, una sorta di Indiana Jones al femminile, alla ricerca degli indizi per rintracciare la pietra filosofale, nella seconda parte prende il sopravvento l'horror vero e proprio, con i protagonisti che, alle prese con i propri incubi del passato, si ritrovano materializzati i volti delle varie tragedie che hanno subito. Tra ossa umane, citazioni dantesche e vecchie profezie, Necropolis procede nel buio, con le sole torce ad illuminare la messa in scena, capaci di creare un'atmosfera funzionale ai risvolti della storia. Eppure la sceneggiatura pecca in più di qualche occasione, soprattutto nel finale, dove sembra esser prevalsa la soluzione più logica e sentimentale, con più di qualche risvolto dettato semplicemente dal "finiamo in fretta" piuttosto che dal buon senso. Nel complesso, però, Necropolis è un film che si lascia guardare nonostante le premesse fossero altre ma che riesce comunque ad incutere un senso di angoscia grazie al fatto di aver sfruttato al meglio le inquietanti catacombe parigine.
(La recensione del film "
Necropolis" è di
Mirko Nottoli)
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