La recensione del film Mr. Peabody and Sherman

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MR. PEABODY AND SHERMAN - RECENSIONE

Mr. Peabody and Sherman recensione
Recensione

di Elisa Lorenzini
[Mr. Peabody and Sherman recensione] - Dagli anni Sessanta con furore, il canide Mr Peabody e il figlio umano Sherman tornano protagonisti di un adattamento firmato Dreamworks che, nella grafica 3d e nell'apoteosi della gag come chiave narrativa, omaggia i cartoon di ultima generazione; ma che, nel linguaggio pedagogico e benevolo, ricorda molto la serie animata "L'improbabile storia di Peabody" da cui prende le mosse. La storia di questo ennesimo specchietto per le allodole propinato a un pubblico misto di bambini e accompagnatori più o meno curiosi è di per sè povera di guizzi: Mr. Peabody è un cane poliedrico e genialoide che viaggia nel tempo a bordo di una macchina di sua invenzione assieme al figlio adottivo Sherman, che gli somiglia in modo inquietante ma è un bipede! La strana coppia, incurante dell'ostracismo della società, che non vede di buon occhio la discendenza familiare di un bambino da un animale da compagnia, per quanto superdotato, saetta da un'epoca all'altra sfiorando le tappe fondative dell'umanità, dalla Guerra di Troia alla Rivoluzione Francese, passando per una cartolina edulcorata e lusinghiera dell'Italia del Rinascimento. Finchè i piani scientifici di Mr. Peabody non si scontrano con l'imprevisto e i due finiscono nei guai. Fatta eccezione per questo snodo (inevitabile) nella narrazione, il film diretto dal bravo Rob Minkoff, regista del Re Leone, non brilla per originalità. Lo stile è incerto e il ritmo discontinuo; i personaggi sono figurette meccaniche a cui è stato infuso il carattere essenziale per animare una struttura proppiana ma che non suscitano particolare empatia nello spettatore, perchè molto meno complessi e smaliziati di tanti ottimi omologhi sdoganati dalla moda dei cartoon per adulti. La morale, scandita più volte nel corso della narrazione, è l'esaltazione buonista e semplicistica della parità intrinseca tra elementi appartenenti a specie viventi diverse: una visione scolastica e riduttiva dei rapporti tra opposti che fa simpatia, ma che non si può considerare una vera e propria corrente di pensiero perchè poco aderente alla realtà. In sostanza, Mr. Peabody e Sherman è un prodotto gradevole e assemblato decentemente, pur senza le mirabilie grafiche e la sagacia di molti cartoon sfornati negli ultimi anni. Un omaggio alla tradizione del Carosello, più che ad un cinema d'animazione transgenerazionale con etica e grammatica vicine al mondo di oggi. (La recensione del film "Mr. Peabody and Sherman" è di Elisa Lorenzini)
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