di L. Pistorio
[
Minions recensione] - Il 27 Agosto arriva nelle sale l'attesissimo spin-off dell'acclamatissima saga di "Cattivissimo Me", che vede protagonisti i tenerissimi mangiatori di banane e aiutanti del supercattivo Gru.
I Minions, presenti sulla terra sin dell'inizio della sua esistenza, si sono evoluti attraverso i secoli con un unico scopo nella vita: servire il più spietato tra i cattivi.
Prima al seguito dei T-Rex e dei faraoni, poi del Conte Dracula e di Napoleone.
I piccoli esserini gialli, volenterosi ma maldestri, riescono accidentalmente a far fuori tutti i loro padroni, ritrovandosi senza più un obiettivo e cadendo nel vortice dell'apatia e della depressione.
Ma uno di loro è pronto a cambiare le loro sorti: così, il prode e valoroso Kevin decide di partire in giro per il mondo alla ricerca di un nuovo "cattivissimo" da servire.
In compagnia del chitarrista ribelle Stuart e del piccolo e dolce Bob, raggiunge la famigerata New York City nell'anno 1968, 42 anni A.G. (Avanti Gru).
Forti nelle loro nuove tutine blu trovate in giro per la città, i tre "condottieri" si dirigono ad Orlando per raggiungere il Villain-Con (tradotto nei primi trailer italiani come "villaggio cattivi", chiaro richiamo del Comic-con di San Diego, mentre in quelli successivi come EXPO Cattivi, riferimento all'importante fiera Milanese), pronti a conquistare il cuore della malvagia per eccellenza: Scarlett Sterminator.
¬¬Ma per guadagnarsi la sua fiducia dovranno portare a termine una missione molto ardua: saranno in grado di rubare la corona della regina d'Inghilterra?
Il film, ambientato negli anni '60, è ricco di omaggi a quei gloriosi anni: dalla copertina dell'album "Abbey Road" rifatta dai simpatici occhialuti gialli, all'esibizione finale di Stuart con la sua chitarra che ricorda molto la foto delle fan dei Beatles che si disperano alla vista della loro comparsa sul palcoscenico; passando dal già citato Comic-con, alla rievocazione della famosa scena del film d'animazione Disney "La Spada Nella Roccia" (1963) e infine, una chicca per ogni cinefilo, il cameo di Kubrick.
Nota positiva è rappresenta sicuramente dalla colonna sonora del film, che ripercorre i grandi classici di quell'epoca tra cui Beatles, The Doors, Queen e Jimi Hendrix.
La versione originale è doppiata da attori del calibro di Sandra Bullock (Scarlett Sterminator), Jon Hamm (Herb Sterminator), Michael Keaton (Walter Nelson) e Geoffrey Rush (voce narrante); mentre la versione italiana ha la fortuna di avere la "coppia di fatto" della tv italiana formata da Luciana Littizzetto e Fabio Fazio.
Un film che funziona, con personaggi che riescono a conquistare il pubblico e arrivare dritti al cuore grazie alla loro indole cattiva ma nello stesso tempo tenera, perché come affermato dalla Littizzetto "anche le donne di potere hanno una parte fragile".
Ma i veri mattatori del film sono loro, i folli e scalmanati Minions. Kevin, Stuart e Bob con le loro mille peripezie, le loro geniali trovate e soprattutto la loro lingua perlopiù incomprensibile (un misto tra italiano, spagnolo, inglese, francese, coreano e chi più ne ha più ne metta). Grazie alla loro ilarità riescono a trascinare lo spettatore, adulto o bambino che sia, e colmare una sceneggiatura forse un po' blanda e poco approfondita.
(La recensione del film "
Minions" è di
Liliana Pistorio)
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