di P. Ottomano
[
Lone Survivor recensione] - Non è chiaro quanto la dicitura "tratto da una storia vera" possa giovare o nuocere a una storia, date le attese contrastanti che può generare sia negli spettatori, sia nei critici. Lone Survivor, infatti, è tratto da una storia vera, proprio come succedeva per 127 ore: nonostante le abissali differenze di superficie, infatti, i due film dissimulano parecchie analogie. Entrambi gli eroi lottano contro un nemico più grande di loro; entrambi devono affrontare una somma quasi inverosimile di difficoltà e ci pare che potrebbero morire da un momento all'altro, istante che però si allontana ogni volta di più. Verso entrambi si prova un'empatia costante, seppur con qualche differenza: il soldato Marcus, infatti, rimane purtroppo vittima di quella retorica che caratterizza molti film bellici americani, in cui il protagonista è al di sopra del fato, sempre più furbo dei cattivi, e per lui c'è sempre una scappatoia. Ma soprattutto, precipitare più e più volte su ammassi di rocce spigolose non gli impedisce di continuare a camminare e respirare. È questo il momento in cui s'insinua il dubbio: qual è la storia vera e quale il romanzo? Il punto, tuttavia, è un altro: se la narrazione fosse più credibile, magari priva di quelle battute d'incoraggiamento tra colleghi che potranno essere sincere, ma suonano sempre di plastica, la domanda di cui sopra non si porrebbe. Intendiamoci: non manca la tensione, l'adrenalina; il ritmo gode – soprattutto nei primi due terzi del film – di una buona alternanza di pause e accelerazioni, e tutto ciò che riguarda il montaggio, le riprese e l'impatto visivo è pregevole, iperrealistico. Ma un film, non è mai abbastanza ripeterlo, è quello che succede e come succede sullo schermo, al di là degli effetti speciali. E non importa che sia tratto da una storia vera, perché le regole della vita non sono le stesse della narrativa. Regole empiriche, s'intende, non formulette magiche per decretare il successo di un'opera. Ne sa qualcosa il regista (e forse il pubblico) di Mangia, prega, ama: se pure la "storia vera" è identica al libro e al film, chi se la sente di digerire tutti quei cliché accatastati l'uno sull'altro?
(La recensione del film "
Lone Survivor" è di
Paolo Ottomano)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
Lone Survivor":