La recensione del film Lo scambio di principesse

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LO SCAMBIO DI PRINCIPESSE - RECENSIONE

Lo scambio di principesse recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[Lo scambio di principesse recensione] - 1721, ormai sono più di sei anni che Philippe d'Orleans (Olivier Gourmet) è re di Francia. I rapporti tra Francia e Spagna sono molto difficili e la guerra è lo spauracchio che entrambi gli Stati temono. Per neutralizzare la Spagna, Philippe d'Orleans escogita un progetto quasi perverso, ossia far contrarre matrimonio tra il giovane principe ancora adolescente Luigi XV (Igor van Dessel) e l'infante di Spagna Anna Maria Vittoria di Borbone (Julienne Lepoureau), una bambina di appena cinque anni. Ma, ad una condizione, che sua figlia, la ribelle Luisa Elisabetta d'Orleans (Anamaria Vartolomei) di 12 anni, vada a nozze con Luigi (Kacey Mottet Klein), l'erede al trono di Spagna, di appena 14 anni. Tutto questo farraginoso progetto per assicurare la pace. Marc Dugain mette in scena una pagina ignorata della monarchia europea, dove i matrimoni sono veri e propri affari di Stato. Al di là delle manovre diplomatiche molto discutibili, qui è l'infanzia che viene violata. Sovrani bambini e poco più che bambini letteralmente usati per convenienze e giochi di potere. Dugain offre un quadro minuzioso ed intimista dell'epoca storica, attraverso una messa in scena fedele al contesto storico trattato, meritevole la bellissima fotografia di Gille Porte che si ispira ai quadri dei grandi maestri dell'epoca. "Le principesse non sono altro che carne per consolidare matrimoni di potere", esclama con dolore l'anziana principessa Palatina (Andrea Ferreol), moglie del re di Francia mentre accoglie l'infante di Spagna. E questa atmosfera di oltraggio senza nessun pudore nei confronti dell'infanzia e dell'adolescenza struttura tutta la narrazione, supportando in modo esaustivo le trattative dei due matrimoni, trattative immorali ma funzionali a scongiurare un conflitto con considerevoli perdite umane. Un'infanzia falsamente dorata, che stupisce emoziona e abbaglia, raccontata attraverso lo sguardo sensibile di Marc Dugain che contrappone l'innocenza dei giovani interpreti al raggiro degli adulti, spinti senza remore da una sete indomabile di potere. "Lo scambio delle principesse", tratto dall'opera di Chantal Thomas "L'echange des princesses", esplora un potere che ci conduce dritto agli intrighi della Corte di Luigi XV. E ciò che colpisce è l'arrendevolezza di un'infanzia, resa perfettamente da una recitazione impeccabile dei quattro interpreti, maschere sofferenti d'affetto genitoriale, affetto che strappano paradossalmente solo alle loro nutrici. Rappresentato sontuosamente dai magnifici costumi di Fabio Perrone, il film, restando fedele ai fatti dell'epoca, racconta un terribile fiasco diplomatico ed umiliante che utilizza dei bambini per fini di potere tra Stati, mettendo in evidenza la gestione aberrante della parte emozionale. (La recensione del film "Lo scambio di principesse" è di Rosalinda Gaudiano)
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