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IERI OGGI E...

Trama

LITTLE MISS SUNSHINE
di Leo Pellegrini
La tragicomica avventura della famiglia Hoover, una combriccola di bizzarri personaggi saliti a bordo del loro pulmino Volkswagen per accompagnare la piccola Olive, di soli 7 anni, al concorso di bellezza 'Little Miss Sunshine'. Della spedizione fanno parte: papà Richard, gran motivatore; mamma Sheryl e suo fratello Frank, reduce da un tentativo di suicidio; l'adolescente Dwayne, deciso a restare in silenzio finché non riuscirà a diventare un pilota militare; e per finire il nonno, espulso dalla casa di riposo perché scoperto a fare uso di sostanze stupefacenti.......
Idea Centrale
Una esaltazione divertente e arguta della solidarietà e dell’amicizia, una irriverente critica a miti tipicamente americani che ogni giorno di più invadono l’intero Occidente..
Analisi
Presentato al Festival di Locarno e al Sundance, vincitore del Sydney Film Festival è il primo film dei coniugi Jonathan Dayton e Valerie Faris ed è imperniato su una famiglia un po’ “strana” e problematica, diretta, a bordo di uno scassato camper, ad un concorso di bellezza per bambine. Un campionario di umanità eccentrica che coinvolge e appassiona (il film, costato soltanto 8 milioni di dollari, ha incassato nel mondo quasi 100 milioni, di cui 60 negli USA dove il film è alla 27ma settimana di programmazione), una corrosiva ironia su chi tende ad esaltare i vincitori e a vituperare i perdenti. Umorismo e intelligenza a piene mani caratterizzano “Little Miss Sunshine” ed è sorprendente come le risate non vadano a discapito della serietà del messaggio. Si parla di droga, di suicidi, di morte, di Nietzsche, di Proust… eppure è uno dei film più divertenti (e ottimisti) delle ultime stagioni. Da sottolineare che il cast è perfetto, e ogni interprete sembra nato per il ruolo affidatogli. Sempre ottimi e superiori a ogni possibile elogio Toni Collette e Greg Kinnear, ma bravissimi anche Steve Carell e Alan Arkin.
Note e curiosità
Candidato nel '07 a 4 premi Oscar, miglior film, miglior attrice non protagonista (Abigail Breslin) e miglior attore non protragonista (Alan Arkin), sceneggiatura non originale.


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