La recensione del film Lettera da una sconosciuta di Max Ophuls

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Trama

LETTERA DA UNA SCONOSCIUTA di M. Ophuls

Lettera da una sconosciuta Recensione
La notte prima di un duello, il pianista Stefan (Jourdan) legge la lettera postuma di Lisa (Fontaine), la donna che l'ha adorato in silenzio per tutta la vita. Essa gli rammenta il loro incontro d'amore di molti anni prima, gli racconta come la sua vita sia rimasta segnata da quella breve relazione svoltasi nello spazio di una serata. Dopo essere stata dimenticata e con un bambino, aveva sposato un ricco diplomatico. Un epidemia di tifo le ha ucciso il figlio ed ora la stessa cosa sta per toccare a lei. L'uomo dopo questa confessione scritta, comprende la vigliaccheria che aveva commesso e si prepara ad affrontare in duello lo sfidante, il marito di lei, conscio di andare incontro a morte sicura.
Idea Centrale
Uno sguardo d'amore, totale e profondo, con il quale una donna contempla l'uomo di cui è innamorata da sempre.
Analisi
Uno dei più bei film di Ophuls, prodigiosamente raffinato nell'equilibrio fra nostalgia per il vecchio clima viennese (una Vienna ricostruita con tocchi geniali fin nei minimi dettagli in cui si riconoscono le radici del regista) e le esigenze produttive di Hollywood. Costruito quasi interamente da flashback, che costituiscono il vero "presente" del racconto, ricama la struggente storia d'amore di questa donna: quando, giovanetta, lo spiava dal cortile di casa, mentre lui suonava al pianoforte, quando aveva avuto quel notturno incontro d'amore con lui e infine quando lo vedeva uscire, ormai celebre, dal teatro.
Note e curiosità
Omaggio al vino veronese "Valpolicella" che viene bevuto durante l'incontro notturno fra i due. (da "201 film capolavoro" di G. Sandri)


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