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La verità negata recensione] - Talvolta succede che, alla fine della proiezione di un film, ci si ritrovi a discutere, per prima cosa, la storia che esso ci ha raccontato, senza soffermarci troppo sul fatto che l'opera ci sia realmente piaciuta o meno. E questo non può che essere, in egual caso, un punto di forza del film stesso, soprattutto perché evidenzia quanto il messaggio finale sia di notevole importanza. Cosa successa dopo la visione de La verità negata. Perché se all'apparenza potrebbe sembrare l'ennesimo – anche se non sarebbero mai troppi – film sull'Olocausto, così non è. O meglio, racconta una pagina della storia da un altro punto di vista, forse ancora più sconcertante, visto che attuale. Tratto da storia vera, è ambientato a metà degli anni '90, quando Deborah E. Lipstadt (Rachel Weisz), storica americana e titolare della cattedra di Studi dell'Olocausto alla Emory University di Atlanta, viene accusata di diffamazione dal negazionista David Irving (Timothy Spall) per quanto scritto nel libro Denial: Holocaust History on Trial. Ma visto che il processo si tiene in Gran Bretagna, la Lipstadt, aiutata da una equipe di tutto rilievo capitanata dall'avvocato Richard Rampton (Tom Wilkinson), si trova a dover dimostrare la reale esistenza dell'Olocausto. Per quanto assurdo che sembri, La Verità Negata racconta quindi come non sia così semplice provare l'ovvio, soprattutto quando a rimetterci potrebbe essere la storia stessa e milioni di morti senza colpa. Ma qui si tratta della storia, e perdere potrebbe distruggere una delle verità sui fatti più atroci che l'essere umano abbia mai commesso. Nel duello tra Irving - che ha deciso di difendersi da solo - e la Lipstadt, a prendere il sopravvento è invece Rampton, perché con la sua strategia deve difendere le sorti dell'umanità intera e la sua verità storica. Perché cosa si può rispondere a chi sostiene che ad Auschwitz non ci siano state camere a gas? Le parole potrebbero non bastare, proprio perché in questo caso servono le prove, scientifiche e provate, anche se i fatti sono oggettivi, testimoniati dai sopravvissuti e comprovati dalla storia stessa. Eppure il processo va avanti, ed è incredibile come le persone coinvolte, e non solo, si trovino davanti l'evidenza negata. In definitiva il film, complice anche le ottime interpretazioni di Rachel Weisz, Timothy Spall e Tom Wilkinson, regge perfettamente gli argomenti trattati grazie alla sceneggiature di David Hare che Mick Jackson è bravo a mettere in scena, e pone diversi interrogativi e riflessioni sul tema. La Verità Negata, quindi, apre alla discussione e a quanto peso possano avere le parole, la storia e la memoria.
(La recensione del film "
La verità negata" è di
Martina Farci)
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