La recensione del film La truffa del secolo

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LA TRUFFA DEL SECOLO - RECENSIONE

La truffa del secolo recensione
Recensione

di R. Gaudiano
[La truffa del secolo recensione] - Antoine Roca (Benoît Magimel) ha stretti legami con due famiglie ebree. E' sposato con Dana (Carole Brana), la figlia di Aron Goldstein (Gèrard Depardieu), ebreo e ricco faccendiere. E' amico dell'ebrea Dani (Dolly Wizman), che gestisce un locale di lusso con i suoi due figli. Antoine, industriale del carbone, è in completa bolletta per le restrizioni alle emissioni nocive che gravano sulla sua società a causa dell'inquinamento. La fabbrica di carbone è un'eredità di famiglia, ma ora Antoine è strozzato dai debiti. Il suocero lo giudica meno che niente e sua moglie non lo stima più. Ma Antoine non si arrende. Si rivolge ai figli di Dani, giocatori d'azzardo come lui ed insieme mettono sù un piano per truffare lo Stato francese escogitando un progetto artificioso sull'imposta del valore aggiunto. Lo sbaglio iniziale è che Antoine chiede un forte prestito a Franck Moser (Patrick Catalifo), noto malvivente e strozzino con il patto di restituire il doppio della somma entro tre mesi. Il piano delinquenziale ai danni dello Stato riesce a gonfie vele, piovono soldi a palate e Antoine con i suoi soci presto conducono una vita da miliardari, cosa che mette in allerta lo strozzino Moser, il quale pretende la metà dell'intera torta. La magia della bella favola si tinge presto di rosso sangue. L'imbroglio non solo non paga, ma tutte le relazioni connesse all'imbroglio sono la causa di tragici imprevisti. Oliver Marchal torna, dopo ben sette anni di assenza, con questo suo lavoro cinematografico che respira cinema hollywoodiano, di cui cura anche la sceneggiatura. Uno script ben costruito, con situazioni sorprendenti che introducono abbastanza bene l'iter drammatico del racconto, in cui fatti e personaggi assumono, di volta in volta, i caratteri ambigui e le sfaccettature inquietanti che costituiscono il significato morale e tragico di tutta la storia. Benoît Magimel caratterizza molto bene la delinquenza signorile di Antoine, il truffatore gentiluomo, che trovandosi al cospetto di un vero delinquente come Moser, perde le coordinate dell'impresa truffaldina. Benché Gèrard Depardieu, nei panni dell'astuto Aron, faccia poche comparse, la sua mole e maschera scenica ha un peso significativo nel ben caratterizzare la personalità frustrante di Antoine. (La recensione del film "La truffa del secolo" è di Rosalinda Gaudiano)
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