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Trama

LA MORTE CORRE SUL FIUME di Charles Laughton
La morte corre sul fiume Recensione
di Gaetano Sandri
Un pastore protestante esaltato, Harry Powell (Mitchum), si ritiene l'inviato del Signore sulla terra per punire i peccati delle donne, responsabili della condanna celeste. Prima sposa e poi uccide una vedova (Winters), per cercare nella sua casa il bottino di una rapina fatta dal primo marito. Col suo sadismo omicida venato di follia perseguita i suoi due figliastri, che fuggono e trovano rifugio presso un'anziana signora (Gish), saggia e decisa. Ma Powell è sulle loro tracce....
Idea Centrale
Una moderna ed anticonvenzionale "favola dell'orco e della fata buona" in un'America di provincia in cui tutti sono ossessionati dal puritanesimo.
Analisi
Il regista unisce espressionismo e surrealismo in una sintesi personalissima dove l'orrore ed il meraviglioso sono due facce della stessa medaglia e la narrazione privilegia più le associazioni di idee che non la progressione drammatica. Il film, ambientato in un'America depressa e terrorizzante come in nessun altro film costruisce un ritratto indimenticabile di un assassino psicopatico, dando a Mitchum una delle parti più interessanti della sua lunga carriera.
Note e curiosità
Grande capolavoro (quasi sconosciuto) del cinema americano e unico film diretto dall'attore Charles Laughton che, a causa dell'insuccesso commerciale, non girò più film (Da "201 Capolavori secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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