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La famiglia Belier recensione] - La normalità è la condizione che ognuno di noi vive, qualunque sia la sua identità. Nella famiglia Belier, tutti agricoltori, il padre Rodolphe (Francois Damiens), mamma Gigi (Karin Viarda) e il piccolo Quentin (Luca Gelberg, nel film vero sordo-muto), sono tutti sordi, tranne Paula (Louane Emera). Una famiglia vivace ed intraprendente sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto unita e collaborativa. Paula è il ponte sicuro della famiglia con il mondo "sonoro". L'esuberante sedicenne non solo non è sorda e muta, ma ha delle strabilianti doti canore, scoperta che porterà ad una rivisitazione immediata della vita di tutta questa famiglia straordinaria e perfetta. Il mondo famigliare con tutte le più semplici e complesse problematiche è il tema centrale del film, diretto da Eric Lartigau e sceneggiato da Victoria Bedos e Stanislas Carré De Malberg. "La Famiglia Belier" affronta con ironia, brio ed anche composta tristezza, tematiche come la diversità nell'handicap, l'adolescenza che esplode, l'equilibrio e la coesione famigliare, in un confronto/scontro con una novità: la voce canora di Paula che merita giusto riconoscimento nel campo artistico. La messa in discussione di un dato di fatto, ossia della consapevolezza che la giovane Paula ha un futuro canoro e tutto questo la porterà lontano dai suoi affetti, dalla sua famiglia, scatena nel piccolo spazio domestico turbolenze e lacerazioni emozionali forti. Ed è qui che Lartigau si distingue. Non cade nella banalità narrativa di alcune commedie sulla famiglia e sull'adolescenza, ma scioglie con arguzia il nodo complesso della dipendenza famigliare di Paula. La ragazza tra innumerevoli incertezze e ansie, riesce a comunicare ai suoi cari l'inevitabile distacco, il suo cammino verso l'età adulta, lasciandosi guidare dal bene più profondo e forte che la lega ai genitori ed al fratello. E' nel finale del film, con le note commoventi del brano "Je vole" , cantato e tradotto da Paula nel linguaggio dei sordi, che si compie l'accettazione della separazione, come situazione normale della vita stessa. "La Famiglia Belier" è una commedia che si caratterizza originale per la sua irriverenza verso situazioni limitanti come è l'handicap. Lo stile di Lartigau è sapientemente semplice ed efficace. Karin Viard e Francois Damiens sono superlativi nel saper esprimere con forza e passione sentimenti con la sola mimica gestuale e facciale, regalando momenti di schietto e piacevole divertimento. Il film ha ben sei nomination ai Cèsar ed è veramente un film che, a guardarlo, porta buonumore. Da vedere!
(La recensione del film "
La famiglia Belier" è di
Rosalinda Guadiano)
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