di R. Gaudiano
[
La casa delle bambole recensione] - Pauline (Myléne Farmer) eredita da una zia una vecchia casa che
diventa la nuova dimora sua e delle sue due figlie, Beth (Emilia Jones-Crystal Reed) e Vera (Taylor Hickson-Anastasia Philips). Arrivate dopo un lungo viaggio in macchina, le tre donne presto si rendono conto che la grande casa, piena di oggetti datati, custodisce una quantità infinita di vecchie bambole dall'aspetto molto inquietante, così come tutto l'arredo della casa. Pauline è tuttavia convinta della sua scelta. L'adolescente Beth, ragazza ecclettica, con uno spiccato talento di scrittrice, asseconda le scelte della madre, ma Vera, dalla personalità piuttosto irrequieta ma concreta, invece non ne è convinta. Tutto succede già la prima notte di permanenza nella casa. Pauline e le figlie, subiscono un'efferata aggressione per mano di due brutali individui che introdottisi in casa scatenano la più animalesca delle violenze. Scritto e diretto da Pascal Laugier, "La casa delle bambole" è un formidabile horror in soggettiva, che si articola su una narrazione di parti separate per coniugarsi e strutturare alla perfezione una storia orrifica che paradossalmente racconta un fatto reale. Il cineasta francese costruisce una realtà sull'irreale visionario, un mondo onirico, rifugio di anime violentate, che si affidano ad una dimensione interiore proiettandola a tratti sulla piattaforma della vita reale. Il film è immerso in un'esuberanza barocca, con eccessi eclatanti di morte, colpi di scena talmente sorprendenti da lasciare lo spettatore con il fiato sospeso. Eppure l'abilità della sceneggiatura si concentra sulle due sorelle, incastrate da due Orchi malvagi, orrifici, che rappresentano un'umanità che si sazia di sangue, di morte, in una casa abitata da bambolotti nudi con teste di animali e bambole dall'odore stantio ed occhi spiritati. Così la casa si rivela in tutta la sua potenza veritiera, si rivela la trappola, la prigione dove due personaggi terrificanti, dall'aspetto dark, giocano il rituale macabro delle sevizie, le più malate e crudeli possibili, i cui bersagli sono le due sorelle. Ed è qui che il film raggiunge tutta la sua massima espressività artistica e stilistica di genere, mettendo in scena i tratti sapienti della trasfigurazione della realtà, assumendo potenza nelle visioni oniriche di Beth. La Beth catatonica riesce a prendere forza e consapevolezza, aiutata dalla personalità decisa di Vera. Laugier punta tutta la trasfigurazione della storia sul doppio di Beth per orchestrare un'atmosfera esagerata nei deliri e rituali intimi dei personaggi, dalla Beth aspirante scrittrice devota a Lovecraft all'orrifico Orco. Il cineasta francese tocca brutalmente le corde dell'addio all'infanzia con la morte reale o simbolica della madre, Pauline, e fa precipitare l'atmosfera malinconica del film in horror, usando suoni e simboli, con movimenti della macchina a mano, articolando rumori fuori campo, respiri affannosi, così che le inquadrature vengano interpretate dallo spettatore allo stesso modo del personaggio sopraffatto dal terrore. Canzonette da un vecchio giradischi sorprendono la scena e incalzano l'emotività delirante dell'opera, violenta ed inquietante. La mdp gioca un ruolo fondamentale nei movimenti continui che seguono i viaggi della mente di Beth, tra realtà e fantasia, scanditi dalla parola che Vera scrive con il rossetto: "aiutatemi". Laugier riesce a mettere in scena l'orrore della violenza in uno stato di grazia recitativa, là dove il carnefice psicotico gode della paura, delle urla e soprattutto dell'impotenza della sua vittima sacrificale. La sconfitta del male è figlia della forza e della tenacia nel credere di dover lottare fino all'ultimo grido e Laugier sorprende anche in questo, a regola d'arte. Il film si è aggiudicato tre premi importanti, tra cui il Gran Premio presso il Festival Internazionale del Film fantastico di Gérardmer.
(La recensione del film "
La casa delle bambole" è di
Rosalinda Gaudiano)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
La casa delle bambole":