Trama
LA BATTAGLIA DI ALGERI di Gillo Pontecorvo
di Gaetano Sandri
Nel 1957 Algeri è alle soglie della rivolta contro il dominio coloniale francese. Il Fronte di liberazione algerino prepara attentati e colpi di mano sanguinosi provocando rappresaglie e lutti a non finire. I para francesi, al comando del Colonnello Mathieu, per reprimere la rivolta, conducono una guerriglia senza quartiere e non esitano ad avvalersi della tortura per strappare le informazioni ai prigionieri. Il capo della Resistenza algerina viene fatto saltare in aria dai francesi nel suo rifugio. La battaglia di Algeri è vinta dai colonialisti, ma tre anni dopo il popolo algerino si riversa nuovamente nelle strade inneggiando all'indipendenza..
Idea Centrale
"La battaglia di Algeri" è una denuncia contro il colonialismo e la raffigurazione del desiderio di libertà di un popolo oppresso.
Analisi
Coniuga l'immediatezza dello stile documentaristico con il realismo di una narrazione che cerca di conciliare analisi politica e spettacolarità. In uno stile sobrio, dovuto anche ad una ottima sceneggiatura di Franco Solinas, viene messo in evidenza soprattutto l'aspetto corale della rivolta nelle scene di massa, con una esattezza rigorosa nella documentazione storiografica. Il film viene considerato un importante punto di riferimento nella storia del cinema politico.
Note e curiosità
È stato al centro di ampie polemiche: da parte delle destre per la sua posizione anticolonialista e da parte delle sinistre perché cercava di spiegare anche le ragioni del nemico francese. In Francia la sua proiezione fu vietata fino al 1971. Pontecorvo, non ha utilizzato attori noti, preferendo i volti anonimi della strada. Il film vinse il Leone d'Oro alla mostra di Venezia del 1966. (Da i "201 film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)