La recensione del film L'infernale Quinlan di Orson Welles

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Trama

L'INFERNALE QUINLAN di Orson Welles

L'infernale Quinlan Recensione
Mentre si trova in viaggio di nozze con la moglie, il poliziotto messicano Vargas (Heston) assiste all'attentato che provoca la morte del più ricco proprietario terriero di una zona di confine del Sud degli Stati Uniti. Decide di svolgere anche lui le indagini, anche se queste vengono affidate al capitano americano Quinlan (Welles). Vargas usa un metodo razionale e ricerca la prova logica, mentre l'altro ha un'idea tutta sua della giustizia e non esita a falsificare le prove pur di far combaciare la realtà con le sue convinzioni. Si scoprirà la verità e Quinlan rimarrà ucciso.
Idea Centrale
Un'accusa al potere ed alle sue deviazioni: di fronte ad una scelta è meglio un delitto impunito che l'abuso di potere.
Analisi
Da un intreccio poliziesco per un opera di serie B emerge, grazie al genio di Welles, un capolavoro monumentale e ricco di fascino. L'attore/regista impone, più che in altri film, la sua presenza schiacciante, sia dal punto di vista fisico (pesa ben oltre i 100 chili) che tecnico/artistico e si cuce su misura un personaggio titanico, malato di assolutismo riprovevole eppure dotato di fiuto infallibile. Il film è dominato dall'uso prodigioso e raffinato del grandangolo che determina una violenta deformazione dello spazio e mette a nudo un conflitto (drammaturgico, quasi shakespeariano) ambiguo e geniale.
Note e curiosità
Nel montaggio finale furono eliminate molte scene girate da Welles e solo nel 1976 è stata trovata una copia di 107' parzialmente completa.


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