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L'amore a domicilio recensione] - Se un giorno, mentre sei in giro, ti abborda Miriam Leone chiedendoti un'informazione qualsiasi, se poi Miriam Leone insiste per salire in macchina con te, ti chiede di riaccompagnarla a casa (con te che fai il reticente perchè, che ne so, devi andare al lavoro) e lì finite a letto insieme, i casi sono due: o qualcuno (che ti vuole molto bene) ha voluto farti uno scherzo o sotto c'è una fregatura grande come una casa, una di quelle che ti risvegli la mattina dopo in mezzo a un vicolo con una cicatrice in più e un rene in meno (un rene per una scopata com Miriam Leone, e chi dice che non ne valga la pena?!). Tertium non datur. E attenzione, perchè non abbiamo detto "una tipa come" Miriam Leone, no, proprio Miriam Leone, lei, in carne ed ossa. Voi avete presente Miriam Leone? Ex Miss Italia, Miriam Leone è senza esagerare una delle creature più belle e conturbanti dell'intero orbe terraqueo, una che oltre ad essere bella "horse catégorie" come direbbero al tour de france, ha tutta l'aria di essere pure intelligente, con lo sguardo vivo, l'espressione attenta, il piglio ironico (anni luce dalla maggior parte delle pseudo vallette senz'arte né parte che popolano la tv e non a caso lei la tv l'ha salutata in fretta), una che se la conosci magari scopri che è pure simpatica (come in Sei un mito degli 883). Ecco, che una così si arrabatti per scopare con uno come te, sì proprio te che forse non sei nemmeno un rottame da buttare nel pattume ma, insomma, non sei nemmeno Brad Pitt, non sta né in cielo né in terra. Ecco perchè L'amore a domicilio di Emiliano Corapi, pur poi provandoci, probabilmente resipiscente, probabilmente coscio dell'esiziale e primigenio errore, pur poi cercando di rimettersi in careggiata, imbastendo una serie di situazioni plausibili e nello stesso tempo surreali, con elementi che denotano per certi tratti originalità e capacità di scrittura in grado di virare dai toni della commedia tout court al crime sgangherato per poi tornare alla commedia sentimentale, raggiungendo esiti anche apprezzabili per ritmo e freschezza, non potrà mai essere credibile. Pur con tutta la buona volontà, no! Certo, gli arresti domiciliari come giustificazione non è male, ma capiremmo un botta e via; lei è una sciroccata ok, ma c'è un limite; va da sé che uno dopo essere andato a letto con Miriam Leone perda la testa e voglia stabilirsi da lei spendendo tutto il suo magro stipendio in regali, TV 4K e complementi d'arredo; che lei però continui ad aprirgli la porta e soprattutto lui con quella faccia da pirla (Simone Liberati ma potremmo essere ciascuno di noi) diventi il suo amante, unico e solo, per usare un eufemismo, diciamo che è un' altra bella sfida che L'amore a domicilio lancia alla sospensione dell'incredulità. E infatti noi non gli crediamo, non vogliamo credergli, perché vanno bene le favole ma se le favole finiscono per farti rosicare allora no! Uscito nel periodo del lockdown direttamente in streaming su PrimeVideo.
(La recensione del film "
L'amore a domicilio" è di
Mirko Nottoli)
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