Trama
KING KONG di M. Cooper e E. Schoedsack
Un regista parte in una sperduta isola del Pacifico per le riprese di un documentario. Gli indigeni rapiscono la protagonista, Ann, per sacrificarla al dio dell'isola, Kong, un gigantesco scimmione. Questo la cattura e la difende dall'attacco di altri animali preistorici. Un ufficiale della nave salva la ragazza e, dopo averlo addormentato con il gas, porta Kong a New York per esibirlo come una attrazione da circo. Kong, accecato dai flash, si libera dalle catene e semina il terrore. Rapisce di nuovo Ann e con lei sale sull'Empire Stati Building. La ragazza si salverà, ma il mostro verrà abbattuto dall'aviazione.
Idea Centrale
Il mito della Bella e della Bestia.
Analisi
Frutto dei migliori effetti speciali dell'epoca (creati da Willis O'Brien), la sua realizzazione fu costosissima. La "bestia", che secoli di civiltà e di progresso avevano relegato nel fondo del pianeta, diviene l'incarnazione degli incubi, delle paure, delle mostruosità dell'inconscio, sempre presenti anche in una società evoluta come quella americana. Questa emozione, vissuta a livello di immaginario collettivo, è all'origine del grande successo del film. Il racconto si fa apprezzare anche per l'incalzante ritmo della narrazione.
Note e curiosità
Gli stessi autori realizzarono l'anno seguente Il figlio di King Kong e nel 1949 Il rè dell'Africa. Remake nel 1976 con gli effetti speciali di Carlo Rambaldi (che vinse l'Oscar) e il debutto dell'attrice Jessica Lange.