La recensione del film Jupiter

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JUPITER - RECENSIONE

Jupiter recensione
Recensione

di Martina Farci
[Jupiter recensione] - Jupiter Jones (Mila Kunis) è una ragazza orfana di padre che vive a Chicago con la madre e la sua famiglia di immigrati russi. Da sempre amante degli astri, passione ereditata dal padre, per mantenersi pulisce i bagni ma sogna un domani migliore. Cosa che sembra succedere quando scopre di essere l'oggetto del desiderio degli Abrasax, il più potente clan dell'universo, che però la vuole morta. Lei, infatti, avrebbe diritto a possedere la Terra, ma il crudele Balem Abrasax (Eddie Redmayne) la utilizza per interessi inappropriati, provocando stermini umani. In soccorso di Jupiter accorrerà Caine (Channing Tatum), un guerriero geneticamente modificato. Jupiter – Il destino dell'Universo è l'ultimo film di Andy e Lana Wachowski, conosciuti per essere i creatori della trilogia di Matrix. Da sempre immersi in un mondo fantascientifico, anche nel più recente Cloud Atlas, mantengono fede ai loro ideali e creano un nuovo universo immaginario dove la Terra è minacciata da "alieni" quasi immortali, che mettono a rischio la razza umana con strani esperimenti. Se da una parte i fratelli Wachowski citano sia Dune che Ritorno al Futuro II, dall'altra creano una storia originale dove scenografia e costumi la fanno da padrona, ma senza incidere particolarmente. Il problema di Jupiter, infatti, consiste soprattutto nella sceneggiatura, troppo poco caratterizzante e priva di spunti interessanti capaci di sostenere adeguatamente un universo creato a tavolino per stupire. In un'epoca in cui il cinema hollywoodiano è protagonista di eroine fantasy, da Katniss a Tris, il film fa affidamento su una Jupiter quanto mai umana, legata profondamente alla famiglia e incapace di innamorarsi degli uomini gusti, catapultata in un universo in cui viene chiamata sua maestà. Interpretata da una Mila Kunis che riesce a dare spessore con lo sguardo anche alla battute più banali, è supportata da un Channing Tatum tutto muscoli e acrobaticità e da un Eddie Redmayne cattivissimo e vestito alla David Bowie. Ma quello che dovrebbe essere il punto di forza del film, una messa in scena notevole accompagnata da effetti speciali spettacolari, viene pesantemente condizionato dalla poca credibilità che assumono certe scene – ma solo alla Kunis non si rovina un filo di trucco dopo esser precipitata per mezzo universo? – e dalla trama che non aggiunge niente di nuovo a quanto già visto. Peccato, perché le premesse lasciavano intendere tutto un altro risultato. (La recensione del film "Jupiter" è di Martina Farci)
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