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IERI OGGI E...

Trama

INTRIGO INTERNAZIONALE
Intrigo Internazionale Recensione
L'agente Roger Thornhill (Grant) viene scambiato, per sbaglio, per un certo "signor Kaplan", un uomo del controspionaggio che nella realtà non esiste, ma che è stato inventato dagli amencani per ingannare le spie nemiche. Viene "rapito ed interrogato dagli uomini, del nemico" Van Damm (Mason), i quali tentano anche di ucciderlo. Scampato alla morte, si reca all'FBl dove viene convinto a stare al gioco per poter facilitare la cattura di Van Damm. Passa indenne attraverso varie avventure e grazie all'aiuto della bella Ève (Saint), che si dimostrerà essere un agente federale, recupera un microfilm e consente l'arresto della spia.
Idea Centrale
Una storia di spie, efficacemente sospesa fra commedia e film d'azione. Una grande intelligenza ed un umorismo sottile sono profusi in ogni inquadratura.
Analisi
Il finale, con i due innamorati inseguiti dalle spie che si arrampicano su, ritratti dei presidenti americani scolpiti su monte Rushmore, è passato alla stona. Ma ancora più magistrali sono i sette minuti senza dialoghi che precedono l' attacco a Thornhill (solo ed in mezzo alla pratena da parte di un biplano: una lezione di suspense inarrivabile dove vengono ribaltati tutti i cliché della paura (buio, ambiente senza vie d'uscita) e la tensione nasce dal silenzio e dall'assoluta mancanza di quegli elementi che provocano angoscia. Dissezionato da psicoanalisti, semiologi e critici di ogni specie, diverte ed emoziona ogni volta che lo si vede.
Note e curiosità
La villa di Van Damm riproduce una creazione del celebre architetto americano Frank Lloyd Wright.


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