La recensione del film Indivisibili

.       .

Vai ai contenuti

FILM > RECENSIONI

INDIVISIBILI - RECENSIONE

Indivisibili recensione
Recensione

di Giulia Mazza
[Indivisibili recensione] - Dividersi per crescere e iniziare - finalmente - a vivere davvero. Dasy e Viola (Angela e Marianna Fontana) sono due gemelle siamesi napoletane, unite dalla vita in giù, belle come due madonne e, come tali, amate e venerate dalla gente della zona. Lavorano come cantanti neomelodiche a battesimi e compleanni, due sante scese in terra con voci d'angelo e una deformità da toccare per avere la benedizione di Dio dalla propria parte. Sulla loro condizione campa un'intera famiglia, dal padre Peppe (Massimiliano Rossi), che scrive loro le canzoni e poi, la notte, si gioca tutti i guadagni al videopoker, alla madre Titti (Antonia Gruppo), anestetizzata alla vita un tiro d'erba dopo l'altro. Un'esistenza destinata a essere sempre uguale a se stessa, fino a quando un medico (Peppe Servillo) dice loro di poterle dividere. Di colpo, la vita come la conoscevano cambia e si trasforma nella possibilità di essere due ragazze "come tutte le altre", libere di bere senza che l'altra si ubriachi e di fare l'amore. Di essere, semplicemente, e di scegliere ciascuna per sé. Come in un romanzo di formazione, "Indivisibili" - terzo film di Edoardo De Angelis - racconta il percorso di crescita di una coppia di sorelle che da uno cerca una via per essere davvero due, pur con la paura e le incertezze che una scelta del genere comporta. Sceneggiato a sei mani insieme a Nicola Guaglianone ("Lo chiamavano Jeeg Robot") e Barbara Petronio ("Mozzarella stories", "A.C.A.B."), con questo film De Angelis continua la sua personale indagine sulle inquietudini, le fragilità e i compromessi dell'essere umano, in un crescendo iniziato con "Mozzarella stories" e passato per "Perez.". Sebbene in alcuni momenti si senta la necessità di una narrazione più asciutta, nel complesso con "Indivisibili" il salto di qualità è netto e innegabile, sia per forza di racconto che per potenza d'immagini (grazie anche alla splendida fotografia di Ferran Paredes Rubio). Firmate da Enzo Avitabile, le musiche scandiscono il ritmo del film, raggiungendo il momento più alto nella disperata fuga a nuoto di Dasy e Viola. Un cast perfetto, dai veterani alle due giovani protagoniste. Angela e Marianna Fontana sono la vera rivelazione, corpo, anima e voce dell'intera pellicola, in un viaggio catartico che, da insieme "per forza", insegnerà loro a esserlo - finalmente - per scelta. Da vedere, assolutamente. (La recensione del film "Indivisibili" è di Giulia Mazza)
- Vai all'archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "Indivisibili":




Torna ai contenuti | Torna al menu