Trama
INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO di Steven Spielberg
In alcune località del continente americano si manifestano fenomeni strani ed inquietanti. I radar civili e militari segnalano la presenza di oggetti non identificati in avvicinamento. Alcune persone, tra cui Roy Neary (Deyfuss) e Jilian Guiler (Dillon), avvertono una specie di impulso a raggiungere una montagna isolata e scoscesa che si trova nello stato del Wyoming. Quel posto è stato scelto da una civiltà extraterrestre per realizzare il primo contatto con il pianeta. Una grande astronave atterrerà sopra la montagna ed alcuni rappresentanti terrestri, fra cui Roy, saliranno a bordo.
Idea Centrale
Come dovrebbe essere il primo contatto "ufficiale"
fra noi e gli alieni, che vengono mostrati non più come esserei pericolosi
e minacciosi, ma pacifici ed amichevoli.
Analisi
Uscito nello stesso anno di Guerre Stellari, è una pietra miliare nella storia della fantascienza, poichè ribalta definitivamente la visione degli extraterrestri, i quali vogliono cooperare con gli umani e con loro attraverso linguaggi musicali. Viene messo in risalto l'aspetto "bambino" dell'uomo, la parte più buona e più incontaminata dell'animo, la capacità di meravigliarsi e di accettare l'ignoto, soprattutto nelle persone adulte, contrapposta alle persone "arrivate" che sono eccessivamente razionali e che guardano la vita con occhio disincantato. Il film ha uno dei suoi punti di forza nella capacità di trasformarsi in una vera e propria "esperienza visiva". Fondamentale, a questo riguardo, il lavoro del responsabile degli effetti speciali, D. Trumbull (già creatore degli effetti di 2001) e del direttore della fotografia W. Zsigmond, premiato con l'Oscar.
Note e curiosità
Nel 1981 Spielberg rieditò il film aggiungendo alcune scene inedite, fra le quali l'interno della gigantesca astronave nel finale. (Da "201 Film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)