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Il tuo ultimo sguardo recensione] - Amore e morte nella Liberia squassata dalla guerra civile, quella dei massacri, dei machete, dei signori della guerra, dei bambini soldato. Lui e lei in missione umanitaria si incontrano e si amano, poi lei figge lui la insegue, lei fugge lui la insegue di nuovo. Lui è Javier Bardem, il playboy di medici senza frontiere, in versione "dov'è il parrucchiere nel campo profughi"; lei è Charlize Theron e abbiamo detto tutto. Entrambi troppo belli per esseri veri. Sean Penn, alla sua quinte regia per questo "Il tuo ultimo sguardo" è mosso certamente da nobili intenzioni ma, almeno stavolta, non bastano. Esaspera la ricerca di pathos e lirismo a forza di flashback e voce off, di immagini fuori fuoco ed effetti flou, di ralenty, cori e dettagli in controluce, un armamentario formale farraginoso che appesantisce e rende confuso il racconto, tra frasi d'amore che sarebbero stucchevoli anche per san valentino, confessioni risibili, situazioni improbabili. Lei oppressa dalla fantomatica figura paterna, lui che fa il piacione lavandosi i denti, una lettera che fa il giro del mondo manco contenesse la rivelazione sul senso della vita, lui che dice "ti amo" un po' a tutte ma il "ti amo" che dice a lei ha più valore, lei che di fronte all'ennesimo eccidio vuole fare una telefonata per "fermare tutto questo". Ne "Il tuo ultimo sguardo" tutto è eccessivo, pletorico, ridondante e il tentativo di riverberare il dramma amoroso nella tragedia del più ampio conflitto centrafricano risulta velleitario e a tratti stonato, tentativo mal riuscito di coniugare l'esigenza di spettacolarità del cinema mainstream hollywoodiano con il rigore di un cinema indipendente, di denuncia e di impegno civile. A riverberare ulteriormente sulle vicende dei protagonisti, le vicende provenienti dal dorato mondo del gossip, a dare il colpo di grazia definitivo alla credibilità della pellicola e a sancirne anticipatamente il naufragio. All' epoca infatti Sean Penn e Charlize Theron facevano coppia fissa ma già a Cannes dove il film è stato presentato e fischiato, i due, ci tramandano le cronache, non si sono degnati nemmeno di un (ultimo) sguardo.
(La recensione del film "
Il tuo ultimo sguardo" è di
Mirko Nottoli)
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