di R. Gaudiano
[
Il traditore tipo recensione] - Palco del Bolshoi Ballet di Mosca. I ballerini danzano e gli applausi esplodono scroscianti. Un gruppo di donne eleganti lascia rapidamente il palco. Intanto in una stanza un grosso boss della mafia russa, Misha (Rasha Bukvic) firma delle carte e le consegna a Nicolas Petrov (Grigoriy Dobrygin), detto "Il principe", che ricambia con un regalo singolare, una pistola in un elegante cofanetto. Quella sera stessa, Misha e tutta la sua famiglia verranno sterminati a sangue freddo. Marrakech. Perry (Ewan McGregor), professore di poetica presso l'università di Londra e sua moglie Gail (Naomie Harris), avvocato di successo stanno trascorrendo una vacanza consolatrice per salvare il loro matrimonio sull'orlo del naufragio. La coppia, per un'ironia della sorte incontra Dima (Stellan Skarsgård), uomo della mafia russa, con un carisma straordinario, che riesce, per suoi fini personali, a conquistare le simpatie della coppia Perry-Gael fino al punto di introdurla nel mondo dello spionaggio politico internazionale. Dima, sa che potrebbe fare la stessa fine che è toccata a Misha e la sua famiglia. L'uomo, con diplomatica astuzia, chiede a Perry un contributo folle per la sua salvezza: consegnare una chiavetta all'agenzia di spionaggio MI6, non appena questi sia atterrato a Londra. Ed il gioco di intrighi, cupe alleanze, interessi senza scrupoli ha inizio. Il potere ormai ha messo radici in un quadro politico internazionale manipolato da interessi mafiosi e tresche bancarie che spostano ingenti somme di questo benedetto Dio denaro in assenza di ogni sorta di lealtà e di morale. Ed "Il traditore tipo" nella trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Le Carrè, smaschera i loschi intrighi dell'intelligence occidentale, non risparmiando di attribuire buona parte del marcio al governo britannico. Sceneggiato da Hossein Amini e diretto da Susanna White, il film gioca molto bene la contrapposizione tra il mondo di corruzione senza scrupoli e l'innocenza leale di Perry e Gail che si trovano coinvolti pesantemente in un gioco mortale senza via di scampo. Perry, per la sua onestà intellettuale, ha promesso a Dima soprattutto lealtà nella stridente lotta di un potere canceroso, immorale, ma imperante, del quale lo spaurito professore di poetica fa una conoscenza spiazzante, pur rimanendo fedele al suo essere uomo di una indiscussa morale. La regia, attenta all'ambientazione della scena, ai passaggi d'azione, predilige una narrazione pacata che invece si anima solo verso l'ultima parte del film. Ma la caratterizzazione ben riuscita dei personaggi chiave fa del "Il traditore tipo" un'opera convincente e tutto sommato riuscita nel suo genere thriller, nonostante qualche momento poco appassionante.
(La recensione del film "
Il traditore tipo" è di
Rosalinda Gaudiano)
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