La recensione del film Il Servo di Joseph Losey

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Trama

IL SERVO di Joseph Losey

Il Servo Recensione
Tony Mountset (Fox), che vive solo nella sua lussuosa casa di Londra, assume come cameriere Hugo Barrett (Bogarde). Inappuntabile e scaltro l'uomo, a poco a poco, diventa indispensabile per la vita del padrone di casa, anche se non piace alla sua fidanzata. Barrett riesce a fare assumere anche la sua amante, Vera (Miles), facendola passare per una sorella. La donna, istruita dal cameriere, seduce Tony, che si accorgerà del trucco dopo averli trovati a letto assieme. Prima li scaccia, ma poi li riprenderà con sé, divenendo completamente succube della coppia.
Idea Centrale
II servo diventa padrone e il padrone servo : un saggio splendido sui rapporti fra classi sociali.
Analisi
È il capolavoro indiscutibile di Joseph Losey, nato dall'incontro fecondo con il commediografo Harold Pinter. Con un sinuoso incalzare, in un clima di claustrofobia, i ruoli dei due personaggi principali piano piano si invertono, attraverso l'arma della degradazione, della corruzione e del sesso, seguendo logiche imprevedibili ma spieiate. È l'odio sociale e una sprezzante rivalsa che fa agire Barrett il servitore. Ai margini di un mondo al quale non apparterrà mai, si vendica su Tony, un componente "debole" della classe sociale che lui è costretto a servire, in un annientamento comune.
Note e curiosità
"Il servo", per le tematiche trattate, fece scalpore all'epoca. Dirk Bogarde interpreterà una parte simile ne Il portiere di notte (1974) di Liliana Cavani, dove è un Max, un portiere ex- nazista, che ritrova casualmente un'ebrea sopravvissuta al lager, con la quale avrà una relazione sadomasochista. (Da "201 Film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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