[
Il segreto dei suoi occhi recensione] - Un efferato omicidio senza alcun condannato, il dramma di una perdita, il desiderio di vendetta nei confronti di chi l'ha fatta franca ed è rimasto impunito, una pena da comminare in egual misura al dolore provocato.
Una trama che certamente avremo visto al cinema in mille modi, più o meno diversi tra loro, eppure quando nel 2009 uscì nelle sale il film argentino "Il segreto dei suoi occhi" diretto da Juan José Campanella, tutti rimanemmo piacevolmente sorpresi. Il film fu apprezzato da critica e pubblico e l'anno dopo vinse meritatamente l'Oscar come miglior film straniero. Il successo è stato tale, da decidere che meritasse un rifacimento firmato USA, a distanza di soli 6 anni dall'uscita del film originale. Il risultato è l'ennesimo remake americano di un film straniero che non aveva bisogno di ulteriori rifacimenti ma che, come al solito, l'industria cinematografica statunitense si è sentita in dovere di adattare "a sua immagine e somiglianza" in territorio USA.
Il regista e sceneggiatore del film, Billy Ray, ha quindi voluto trasporre la storia originale (ambientata in Argentina, in un periodo temporale di 25 anni che va dalla dittatura di Jorge Videla fino al 1999) alla Los Angeles dei primi anni 2000, ancora sconvolta dal recente attentato alle Torri gemelle, avvenuto qualche mese prima a New York.
Il remake ha come protagonisti due investigatori dell'FBI, Ray (Chiwetel Ejiofor) e Jess (Julia Roberts), che si ritrovano loro malgrado, a indagare sull'omicidio della figlia adolescente di Jess. La mancanza di prove schiaccianti e l'inefficienza della giustizia locale, porterà a un estenuante caccia all'uomo che durerà diversi anni.
Passione e tormento, sono questi i sentimenti che permeano la trama e che "muovono" i protagonisti nelle loro azioni, due impulsi che, a prima vista possono sembrare agli antipodi tra loro, ma che sono in realtà molto simili tra loro; infatti, la linea di demarcazione che divide la passione e il vero e proprio tormento, è molto sottile. Il volto cinematografico che ben rappresenta questi due stati d'animo è quello di Jess (Julia Roberts), prima madre affettuosa e premurosa, poi donna tormentata dalla dolorosa perdita della figlia. È attraverso i lineamenti del viso dell'attrice, che notiamo il lento e inesorabile scorrere del tempo, essi infatti, si fanno sempre più pesanti e ben marcati, rendendo l'ormai ex "Pretty Woman" quasi irriconoscibile.
Il tormento quindi, distrugge non solo la psiche, ma anche il fisico, il quale deperisce repentinamente, a testimonianza di questa inquietudine interiore vissuta dalla protagonista.
Il cast è inoltre arricchito dalla presenza di Chiwetel Ejiofor (nomination agli Oscar per "12 anni schiavo") nel ruolo del protagonista maschile e di Nicole Kidman, icona di eleganza e bellezza, a dispetto dei suoi 48 anni (portati splendidamente).
Senza voler fare alcuna sorta di anticipazione (o all'inglese il cosiddetto "spoiler"), possiamo come minimo, rivelare il fatto che il finale voglia sostanzialmente rinnegare il film originale; quantomeno una scelta assolutamente lecita, al fine di dare un'impronta più personale e intimistica all'opera.
Se non fosse che, negli ultimi 5 minuti, in un finale alquanto striminzito e "congestionato", si decida di sconfessare tutto ciò su cui si basava la trama e gli annessi personaggi; allo spettatore il compito di riconoscere tale errore nel personaggio interpretato dalla Roberts.
(La recensione del film "
Il segreto dei suoi occhi" è di
Federico Medea)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
Il segreto dei suoi occhi":