di A. Carmosino
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Il Segnato recensione] - Scritto e diretto da Christopher Landon, già sceneggiatore di "Disturbia" arriva in sala il 30 gennaio l'horror "Il segnato" primo ufficiale spin-off di Paranormal Activity, distribuito dalla Universal Pictures International Italy,
La storia è ambientata in una comunità latino-americana della California, ad Oxnard, ed inizia nel Giugno del 2012. Una telecamera a mano ci introduce nella storia e nella vita dei personaggi. Jesse, il protagonista, è un semplice ragazzo che rimasto orfano alla nascita, vive con la nonna e si circonda da pochi altri familiari e da due amici inseparabili. Inseparabile è anche la sua telecamera che si porta sempre in giro, ovunque, riprendendo con i suoi due amici, la quotidianità in modo costante e paranoico. Un giorno accade qualcosa di strano: dal piano inferiore che è collegato da una conduttura con camera sua, provengono strani rumori. Il giorno dopo è mistero: la donna che viveva in quell'appartamento viene ritrovata morta e i ragazzi, entrati in casa sua, trovano libri, delle vecchie cassette e anche delle fotografie che lo ritraggono. I giorni successivi, in seguito anche ad un party, il ragazzo si ritrova un segno sul braccio simile ad un morso. Quello sarà solo l'inizio: da lì in poi i fenomeni paranormali intorno al ragazzo cominciano a moltiplicarsi esponenzialmente. Lui è senz'altro stato scelto, segnato, da qualche spirito maligno che lo costringe a fare cose inaudite e non controllabili che lo fanno sentire "speciale". L'unico modo per fuggire a questa possessione malevola è suicidarsi. Questo è ciò che gli comunica Oscar, altro ragazzo "segnato" e con lo stesso passato di Jesse (le madri erano morte durante i loro parti). Tra il sonno e la veglia, continuano a succedersi spaventose apparizioni e le persone a lui vicine, nonna ed amici, cercheranno ogni modo possibile per investigare sugli avvenimenti successi.
Rituali, stregoneria, botole segrete, case abbandonate, morti: ci sono tutti gli elementi classici del terrore. Non mancano neanche croci che cadono, macchine in panne, strane visioni, blackout improvvisi, e nei momenti meno opportuni. Il film segue i tratti classici dell'horror movie senza intessere una trama innovativa ma rimpastando dei chichè a cui lo spettatore è ormai abituato. Non sorprende, non sviluppa una trama avvincente che stimola. Tutto già si immagina, tutto già si prevede -e vede- grazie alla telecamera del protagonista che non scompare mai.
Un montaggio repentino accompagna questa storia che ci propina l'ennesima prova che il male esiste ed è fra noi proponendo una sequela di fatti già visti e rivisti attraverso l'accendere e lo spegnere la telecamera.
Il film non accompagna lo spettatore alla scoperta di qualcosa, non mette tensione, rende tutto già scontato e prevedibile senza mostrare nulla di nuovo. Insomma, pochi salti dalla poltrona anche per chi, appassionato di Paranormal activity, troverà solo un modo per riderci su.
(La recensione del film "
Il Segnato" è di
Maria Azzurra Carmosino)
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