di M. Marescalco
[
Il richiamo della foresta recensione] - Dopo aver prestato la voce al pastore gallese co-protagonista di Pets – Vita da animali, Harrison Ford torna al cinema live-action come controcampo umano di Buck, personaggio principale de Il Richiamo della Foresta, tratto dall'omonimo classico di Jack London.
Buck è un incrocio tra un sanbernardo e un pastore scozzese. Dopo essere cresciuto nell'ambito di una famiglia facoltosa, il cane viene rapito nottetempo e addestrato con violenza. Il passo successivo lo conduce ad una coppia che consegna posta ai cercatori d'oro in un paesino sperduto. La particolare prestanza dell'animale lo rende adatto ai lunghi viaggi e trasforma Buck nella guida del gruppo. Il particolare feeling tra il cane e la coppia, tra l'altro, contribuisce a mettere Buck decisamente a suo agio. Un giorno, però, a causa della sospensione del servizio, l'animale stringerà amicizia con John Thornton, un anziano malinconico esiliatosi dal mondo. Con l'uomo, Buck intraprenderà un percorso che lo porterà a contatto con il lato più selvaggio ed estremo della natura.
Il debutto nel cinema live-action di Chris Sanders (reduce da Lilo e Stitch e da Dragon Trainer) ricalca il percorso del recente Il Re Leone. A differenza del film Disney, però, girato interamente in una CGI fotorealistica, il titolo di Sanders cerca (ed ottiene) la perfetta convivenza tra esseri umani e creazione digitale. La qualità è ottima e non preoccuperà minimamente i bambini. Gli adulti, magari, resteranno un po' allibiti alla visione di un cane che può vantare un'ampia gamma di espressioni, al limite dell'iperreale. A differenza de Il Re Leone, però, quanto meno l'animale non è dotato di eloquio e il risultato che lì raggiungeva il surreale, spegnendo qualsiasi afflato emozionale, qui riesce a mantenere la parvenza di realismo.
A differenza dei precedenti adattamenti del romanzo, il film di Sanders sceglie di optare per un'edulcorazione del materiale di partenza, spingendo sul messaggio ecologista e sulla piena possibilità di convivenza tra esseri umani -almeno quelli buoni e rispettosi- e animali selvaggi. A parte questo, lo spettacolo offerto è davvero di alto livello e il senso di avventura accontenterà i palati più esigenti. Scrittura, montaggio e allestimento, infatti, collaborano per costruire un racconto dai toni epici e classici, perfettamente coadiuvati anche dalle interpretazioni di Omar Sy ed Harrison Ford, due assi nella manica in grado di favorire l'empatia tra spettatore e personaggi. Il giudizio definitivo per questo piccolo grande classico non può che essere pienamente positivo.
(La recensione del film "
Il richiamo della foresta" è di
Matteo Marescalco)
- Vai all'
archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "
Il richiamo della foresta":