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Il ricco il povero e il maggiordomo recensione] - Aldo (Aldo Baglio) è un venditore ambulante che vive ancora con la dura e severa madre Calcedonia (Giuliana Lojodice), che lo vorrebbe più simile all'amato padre.
Nel suo tempo libero allena con passione una sconclusionata squadra di calcio, a cui ad ogni giocatore affibbia un divertente soprannome, formata soprattutto da bambini stranieri. Aldo, a seguito di una grossa delusione amorosa (la sua amata sposa Angelica non si presentò mai all'altare poiché decise improvvisamente di farsi suora) non riesce più ad avere nessun tipo di rapporto con le donne. Questo suo comportamento, al contrario, non fa altro che attrarle, spaventandolo ancora di più.
Giacomo (Giacomo Poretti) è un ricco broker che vive in una splendida villa nella provincia milanese. La moglie Camilla (Sara D'Amario) è una cinica donna facoltosa amante del ritocchino che decide di chiedergli il divorzio non appena viene a scoprire del suo tracollo finanziario. Egli ha però al suo fianco il fidato maggiordomo Giovanni (Giovanni Storti) innamorato di arti marziali e della passionaria cameriera Dolores (Guadalupe Lancho) che vorrebbe sposare.
Un giorno Giacomo e Giovanni investono per caso Aldo, in fuga dalla polizia poiché vendeva senza l'agognata licenza e per non farsi scoprire lo caricano in macchina e lo portano con loro. I due gli propongono un esiguo risarcimento in cambio di alcuni lavoretti e Aldo accetta nella speranza di poter finalmente mettere da parte il bel gruzzoletto necessario per realizzare i suoi sogni.
Un investimento sbagliato porta Giacomo sul lastrico: tutti i suoi averi sono persi, così come i risparmi di Giovanni e i soldi per ripagare Aldo.
Con l'aiuto del buon Aldo si trasferiscono a casa della madre di quest'ultimo e decidono di organizzare un piano che riesca a risollevare le sorti di tutti.
Non male la colonna sonora del film con pezzi appositamente composti da Marco Sabiu, grandi classici come "Se mi lasci non vale" di Julio Iglesias o Tonino Carotone e nuove scommesse come il brano dell'inglese George Ezra "Blame It on Me" o quello del rapper Emis Killa, "Che Abbia Vinto o No".
Aldo, Giovanni e Giacomo non riescono a convincere con questo nuovo film. Si ride poco nonostante la bravura dei tre comici coinvolti in una sceneggiatura piena di buchi e poco divertente.
Sono lontani i temi d'oro di film come "Tre Uomini e una Gamba" (1997), "Così è la Vita" (1998), "Chiedimi Se Sono Felice" (2000) o "Tu la Conosci Claudia?" (2004).
Dopo la leggera ripresa con il film "La Banda dei Babbi Natale" di Paolo Genovese, uscito nel 2010, ritornano a perdere la loro frizzante stoffa come nel deludente "Il Cosmo sul Comò".
Ma la speranza è l'ultima a morire, e si spera che questo film non sia solo una piccola parentesi in attesa di un grande ritorno alla comicità di un tempo.
(La recensione del film "
Il ricco il povero e il maggiordomo" è di
Liliana Pistorio)
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