La recensione del film Il Padrino di Francis Ford Coppola

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Trama

IL PADRINO di Francis Ford Coppola

Il Padrino Recensione
America anni '40. Don Vito Corleone (Brando) è un potente boss mafioso a capo di una "famiglia", la sua organizzazione criminale. Legato ancora ad una immagine di una mafia "onorata", rifiuta le proposte degli altri capi mafiosi di mettersi all'interno del traffico della droga. Questa scelta scatena una lotta senza esclusione di colpi. Mike (Pacino), l'ultimo figlio di Don Vito, decorato in guerra, è estraneo all'attività criminale della famiglia. Ma quando il padre subirà un attentato, verrà sempre più coinvolto negli affari del clan, affiancando i fratelli Sonny (Caan) e Fredo (Cazale). Morto il padre trasformerà la "famiglia" in una azienda, gestendola con criteri più manageriali, ma non meno crudeli.
Idea Centrale
Epica saga di una famiglia di italo-americani, simbolo del gangsterismo mafioso e della cultura patriarcale.
Analisi
Tratto dal romanzo "assai fasullo" di Mario Puzo, il film riesce a mescolare ingredienti diversi: brutali efferatezze, mitologia mediterranea, rappresentazione fra vecchia e nuova America. Sradicando la mafia dal suo contesto storico e immergendola in un bagno di folklore, il film diventa una tragedia epica e rituale, una metafora storica dell'America.
Note e curiosità
Successo commerciale in tutto il mondo e premiato con tre Oscar, ha diviso però la critica.(Da "201 Film capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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