Trama
IL MUCCHIO SELVAGGIO
1914: un gruppo di banditi, capeggiati da Pike Bishop (Holden), reduci da una sanguinosa rapina, accettano di depredare un carico d'armi per il sedicente generale Mapeche (il regista Fernandez), che combatte i ribelli di Pancho Villa. Ma dopo che Mapeche ha fatto uccidere uno del gruppo, il messicano Angel (Sanchez), perchè aveva distribuito una cassa d'armi alla sua gente, i suoi compagni lo vendicano con una carneficina da cui non si salverà nessuno.
Idea Centrale
Un inno epico alla morte, che fa piazza pulita di tutti i miti della frontiera, lasciando intatto solo quello dell'amicizia.
Analisi
L'ultimo grande western classico e il capolavoro di Peckinpah (sceneggiato dal regista con Walon Green) è insieme una riflessione pessimista sul rapporto tra l'uomo e la violenza, che fa sembrare bambinate, in confronto, i film di Sergio Leone. Ai tempi fece scalpore non solo l'amoralità dei personaggi e il sangue versato, ma anche il parossismo della messa in scena: 3643 inquadrature, un montaggio frenetico (di Lou Lombardo) che combina ralenti a flash subliminali, una grande libertà nel mescolare tempi e punti di vista. Anche tecnicamente, il film di Peckinpah ha ancora molto da insegnare. In seguito, al western è rimasta l'elegia e la meditazione crepuscolare; ma l'epopea è morta con i quattro delinquenti del mucchio, quando gli si propone di andare verso la morte, rispondono semplicemente "Why not?" (nella traduzione "si andiamo"). (da "Il Mereghetti - Dizionario dei film 2002 ©" di Paolo Mereghetti, ed. Baldini & Castoldi)
Note e curiosità
Per il ruolo che fu poi di William Holden il regista aveva pensato prima a Lee Marvin, Burt Lancaster, James Stewart, Charlton Heston, Gregory Peck, Sterling Hayden, Richard Boone e Robert Mitchum. Per girare la scena conclusiva ci sono voluti 12 giorni e 10.000 finte pallottole. Il passo zoppicante di Ernest Borgnine non era una finzione. S'era rotto veramente la gamba sul set di I sei della grande rapina.